BOLOGNA – Una scossa di terremoto è stata distintamente avvertita a Bologna e in Romagna. La scossa è stata sentita specialmente ai piani alti delle case. Diverse segnalazioni oltre che da Bologna anche da Rimini, Ravenna, Cesena. Dopo le 7, diversi cittadini del capoluogo emiliano hanno contattato la centrale operativa dei vigili del fuoco. Al momento non si registrano danni in città e in provincia.
“Niente danni”
Lo conferma la Regione. “A seguito della scossa al largo delle Marche, la protezione civile dell’Emilia-Romagna è attiva sul territorio, soprattutto nel riminese per verificare la situazione. Siamo in contatto con il Dipartimento Protezione Civile. Attualmente non si rilevano danni a cose o persone”. Lo scrive su Facebook l’assessora alla Protezione civile e vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo.
Sempre sul social network, il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, scrive che le “scuole Comune di Rimini rimarranno aperte. Sono già in corso i sopralluoghi tecnici sulle strutture scolastiche”. Anche a Rimini le persone sono scese in strada dopo le scosse. Nella città romagnola al momento non si ha notizia di danni. “Si è attivato il sistema di Protezione Civile per studiare e monitorare la scossa. Nel frattempo è opportuno mantenere uno stato di attenzione segnalando eventuali segni di danni”, scrive il presidente della provincia Riziero Santi.
Scuole chiuse a Coriano
“Considerata la vastità del territorio e la dislocazione delle scuole” nelle numerose frazioni del comune di Coriano, in provincia di Rimini, il sindaco Gianluca Ugolini ha disposto questa mattina “la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in via precauzionale”, per consentire ai tecnici di effettuare le opportune verifiche delle strutture secondo i tempi richiesti. La decisione di chiusura è scaturita dal fatto che i controlli avrebbero richiesto alcune ore, o addirittura l’intera mattinata. Al momento non è stata riscontrata alcuna criticità.
Treni sospesi
La circolazione ferroviaria è stata sospesa in via precauzionale e per controlli sulla linea Adriatica, tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico. Tutto è servito a verificare le condizioni di sicurezza per attivare eventuali servizi sostitutivi su strada. Il provvedimento si è reso necessario per consentire ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo l’evento sismico. Dalle 11.50 è ripresa la circolazione ferroviaria sulle linee Adriatica, Ancona-Roma e Rimini-Ravenna. Lo ha comunicato in una nota Rfi.
Epicentro nelle Marche
Sono due le forti scosse di terremoto di questa mattina poco dopo le 7 nelle Marche. Invg parla di una scossa di 5,7 e poi una replica più leggera pochi minuti dopo con epicentro individuato a 28 chilometri dalla costa fanese. A Pesaro la scossa è stata avvertita distintamente soprattutto ai piani alti. Tanta gente si è riversata in strada.
E mentre si cerca di capire se ci sono stati danni a cose e persone molte scuole nelle Marche stanno già comunicando che per oggi non apriranno.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-11-09 11:45:38 ,bologna.repubblica.it