Author: Alessandra Arachi
Data : 2022-11-26 18:35:40
Dominio: roma.corriere.it
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Parla Elena Fattori, militante di Sinistra italiana che aveva visitato la cooperativa Karibù della suocera del deputato ivoriano: «Era sporca, fatiscente, c’era la muffa, la peggiore che abbia visitato»
Elena Fattori cosa volete con quel documento che lei ha firmato con una decina di dirigenti di Sinistra Italiana?
«Che ci interroghi sul futuro di come vengono scelte le candidature dopo il caso di Aboubakar Soumahoro».
Cosa si è sbagliato secondo lei con l’ex sindacalista ivoriano?
«Si è scelto un personaggio senza andare a vedere cosa realmente proponesse al di là di tutte le sue comparsate mediatiche».
E tutto il caso che ne è venuto fuori? Le inchieste sulle cooperative della sua famiglia?
«Appunto bisogna riflettere su come vengono scelte le candidature: di quelle storie si sapeva tutto».
Si sapeva tutto? Che cosa? Chi sapeva?
«La dirigenza di Sinistra Italiana sapeva, li avevo avvisati io. Ho visitato la cooperativa Karibu durante un giro di centri per richiedenti asilo che ho fatto quando ero con i Cinque Stelle. Non sapevo nemmeno che fosse tenuta dalla suocera di Soumahoro, me lo ha detto lei quando mi ha accompagnato nella visita. Era sporca, fatiscente, c’era la muffa, mi dissero che la caldaia funzionava male. Ne ho viste tante di strutture ma quella è la peggiore, in mezzo al nulla com’era. Per questo segnalai la struttura anche al sottosegretario all’interno Gaetti».
Ne parlò anche con Fratoianni?
«Sì certo».
E lui?
«Non ha pensato che fosse un fatto rilevante. D’altronde Soumahoro aveva un grande peso mediatico. Era appena comparso su una copertina di un settimanale come futuro leader della sinistra. Nessuno è andato a vedere quali sono le sue proposte sul caporalato, sull’accoglienza pubblica, sulle cooperative. Lui per esempio è contrario alla legge 199 sul caporalato, io personalmente sono invece a favore».
Soumahoro si è autosospeso, voi vorreste anche che fosse espulso?
«E a cosa serve ora? E’ già in Parlamento. E poi sarebbe ipocrita: lo hanno cercato per la candidatura sapendo chi era».
Pensa che si dovrebbe dimettere da deputato?
«Lui non è indagato. Sono storie che riguardano la sua famiglia. Se andassimo a vedere tutti gli scheletri nell’armadio dei parlamentari si dovrebbe dimettere mezzo Parlamento».
In questi giorni ha parlato con Soumahoro?
«No».
Ma lo conosce?
«L’ho conosciuto durante alcune battaglia che abbiamo fatto insieme contro i decreti sicurezza. Dopo non l’ho più visto mi sembrava imbarazzante la situazione che si era creata, non volevo più fare battaglie insieme a lui».
E con Fratoianni in questi giorni ha parlato?
«No».
26 novembre 2022 (modifica il 26 novembre 2022 | 16:27)
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