Una campionessa due volte medaglia d’oro alle olimpiadi, star dell’Nba femminile, considerata la più grande cestista di tutti i tempi, in cambio di un noto trafficante d’armi attivo sulla scena internazionale per decenni. Lo scambio di prigionieri fra Stati Uniti e Russia ha coinvolto Brittney Griner e Viktor Bout ed escluso l’ex Marine Paul Whelan.
Bout è molto noto, anche con il soprannome di “mercante d’armi”. Nato nel Tagikistan sovietico, la sua carriera inizia come ufficiale dell’aeronautica sovietica. Userà in seguito al crollo dell’Urss le sue capacità di volo, e gli aerei ed elicotteri sovietici abbandonati sulle piste delle basi dell’impero, per organizzare una flotta che traffica armi, ma anche droga, in tutto il mondo, ma soprattutto in Africa – per l’Onu ha collaborato con il regime di Paul Taylor, condannato nel 2012 per crimini di guerra, in Sierra Leone per trasportare minerali e diamanti – e in Sudamerica, forse anche per i talebani e al Qaeda.
Gli Stati Uniti nel 2010 lo catturano in un’operazione sotto copertura della Dea, con gli agenti che si sono fatti passare per acquirenti delle Farc colombiane, in Thailandia che in seguito lo estrada negli Usa. Nell’aprile del 2012 viene condannato a 25 anni di prigione dopo essere stato giudicato colpevole di cospirazione per uccidere cittadini e ufficiali americani, vendere sistemi di difesa anti aerea e aiutare organizzazioni terroriste. Nel 2003 era tornato in Russia. Le autorità russe lo hanno sempre sostenuto durante il suo processo. Bout ha 55 anni e su di lui sono stati scritti libri e girati film.
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2022-12-08 22:11:42 ,