I contenitori sottovuoto per conservare il cibo fresco o in scadenza sono uno dei trucchi più interessanti e di maggiore impatto sulla quotidianità di chi ha una vita da pendolare intensa o semplicemente punta molto a ridurre gli sprechi di cibo e materiali. Questi recipienti o involucri non sono semplicemente ermetici e a tenuta d’aria: il loro interno può essere aspirato via da apposite pompe, che generano attorno al cibo una situazione di vuoto completo conservando le pietanze intatte per giorni.
Come funzionano i contenitori sottovuoto per conservare il cibo
Il principio dietro alla conservazione sottovuoto degli alimenti è semplice: una pompa manuale o attivata da un motore elettrico estrae l’aria da un contenitore sigillato, al cui interno si trovano anche gli alimenti. L’ambiente all’interno del contenitore si trova meccanicamente privato dell’aria e dunque di qualunque agente possa contaminare o degradare gli alimenti — dall’ossigeno a eventuali microorganismi. Il risultato sono pietanze e cibi che si degradano molto più lentamente del normale, e possono dunque essere conservati più a lungo: fino a una decina di giorni senza alterazione delle proprietà organolettiche o nutritive.
I sistemi che permettono di conservare il cibo sottovuoto si compongono di due elementi:
- La pompa per l’estrazione dell’aria.
- Gli involucri che possono contenere il cibo conservando lo stato di vuoto creato dall’azione della pompa.
Questi ultimi si possono dividere in tre categorie:
- La prima e più diffusa è rappresentata dai sacchetti monouso sigillabili termicamente
- La seconda prevede l’utilizzo di speciali contenitori con valvola, riutilizzabili più volte.
- La terza è una modalità ibrida, che sfrutta sacchetti riutilizzabili che montano una valvola per l’aspirazione.
I sacchetti monouso
Da un certo punto di vista i sacchetti monouso sono la soluzione più sicura per la conservazione degli alimenti. Una volta che l’aria è stata estratta dal sacchetto, la macchina utilizza una barra incandescente per fondere tra loro i lembi dell’involucro e sigillare ermeticamente gli alimenti. È un sistema molto gettonato per carni e altri alimenti da conservare crudi o da cucinare con la tecnica sous vide, ma non privo di svantaggi. In particolare i sacchetti non sono adatti a conservare liquidi, avanzi o cibi pronti da portare in trasferta, e la chiusura termica rende i contenitori usa e getta.
I contenitori sottovuoto rigidi
I contenitori rigidi hanno l’aspetto di normali tupperware in vetro o in plastica, ma sul coperchio montano una valvola dalla quale poter aspirare l’aria all’interno. Si tratta della soluzione ideale per chi vuole conservare cibo anche parzialmente liquido pronto da cuocere, riscaldare o mangiare, magari durante pic nic e grigliate. D’altro canto però è anche l’alternativa più fragile: la tenuta della valvola e la struttura del contenitore possono risentire delle continue sollecitazioni meccaniche dovute al vuoto, e con il tempo perdere efficacia. Per questo motivo è bene prestare particolare attenzione ai materiali di questi prodotti.
I sacchetti riutilizzabili
I sacchetti con valvola d’aria uniscono vantaggi e svantaggi delle prime due soluzioni: sono adatti alla conservazione di alimenti crudi o cotti ma comunque solidi, e che vanno comunque reimpiattati prima della consumazione. Si possono riutilizzare ma con il tempo potrebbero iniziare a perdere tenuta. Di contro, sono decisamente più economici rispetto ai contenitori rigidi.
I migliori contenitori sottovuoto per conservare gli alimenti
Vantaggi e svantaggi di ciascuna soluzione vanno valutati caso per caso e a seconda delle esigenze dei singoli, motivo per cui abbiamo selezionato alcuni dei prodotti più interessanti online in tutte le categorie. Dalle pompe per l’estrazione dell’aria ai contenitori, passando per i kit tutto incluso. L’unico accorgimento da adottare prima dell’acquisto è assicurarsi che macchine per l’estrazione e contenitori siano compatibili uno con l’altro: i prodotti del medesimo brand lo sono tendenzialmente sempre, ma non è detto che questo accada con soluzioni offerte da produttori differenti.
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di Lorenzo Longhitano www.wired.it 2023-04-05 12:30:38 ,