L’ex premier e presidente del Movimento 5 Stelle puntava alla guida dell’opposizione. Ma l’arrivo di Elly Schlein ha ribaltato lo schema
«Diciamo che al momento abbiamo comunque la guerra come tema nostro», dicono a denti stretti e sottovoce nel giro dei pochissimi parlamentari ammessi al confronto con Giuseppe Conte, ammettendo implicitamente come uno via l’altro tutti gli altri giganteschi dossier un tempo appannaggio del solo Movimento Cinque Stelle siano scivolati per inerzia — «e speriamo solo momentaneamente» — sulla scrivania degli addetti alla comunicazione di Elly Schlein. Già, perché col Pd ancoratosi più a sinistra dopo le primarie di febbraio, che hanno promosso alla segreteria l’outsider rispetto al favorito Stefano Bonaccini, il grosso dell’opposizione lo maneggiano al Nazareno: dalla disfida sul Pnrr alla giustizia, dalla voce grossa contro le riforme sognate dal governo al cantiere aperto della Rai (il rappresentante in cda dei M5S s’è astenuto nella votazione sul nuovo corso griffato Roberto Sergio, quella del Pd ha votato contro), passando persino per l’ambiente, dove per vanificare il gioco di prestigio di…
Author: Tommaso Labate
Data : 2023-05-18 05:50:21
Dominio: www.corriere.it
Leggi la notizia su: Corriere.it – Politica
LEGGI TUTTO