La leader francese del Rassemblement national: «Con Matteo siamo alleati da 10 anni»
Amici sempre. Nella buona come nella cattiva sorte. Per cambiare l’Europa, se ci riescono. Ma comunque alleati, anzi di più: «Partiti fratelli». Il bagno di folla di Marine Le Pen al raduno di Pontida ha senza dubbio cementato il rapporto con Matteo Salvini. La leader del Rassemblement national («Primo partito di Francia» ripete il segretario leghista) arriva sul pratone, sobrio vestito nero, accolta come una regina. Saranno poi quattro ore a stretto contatto con i militanti che rispondono senza incertezze ai dubbi di qualcuno, anche ben addentro nel partito: «Ma in fondo, ai leghisti di Marine che gli frega?». Invece no. Ai leghisti frega e lo dimostrano. Cori insistiti (Ma-rine, Ma-rine, Ma-rine) all’arrivo e anche qualche ovazione, magari sulla fiducia: sul pratone, il francese non si era mai sentito e la comprensione — a dispetto della traduzione simultanea — non è sempre immediata.
Ma l’entusiasmo, va detto, si sente. Anche perché lei non lesina complimenti all’alleato («Anche in Francia avremmo bisogno di persone come te») e sa omaggiare lo spirito di Pontida, «un luogo di resistenza alle ingerenze esterne». Salvini all’arrivo le regala il libro riguardo al ponte sullo Stretto di Messina e lei contraccambia con una «dichiarazione dei popoli e delle Nazioni» spiccatamente sovranista e ostile nei…
Author: Marco Cremonesi, inviato a Pontida (Bergamo)
Data : 2023-09-17 19:42:43
Dominio: www.corriere.it
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