Il premio Nobel 2023 per la fisiologia o la medicina va a Katalin Karikò e Drew Weissman, “per le loro scoperte riguardanti le modifiche delle basi nucleosidiche che consentono lo sviluppo di immunizzazioni a mRna efficaci contro Covid-19”, così si espressa la commissione. Le scoperte dei due premi Nobel, infatti, sono state fondamentali per lo sviluppo di immunizzazioni a mRNA efficaci contro il nuovo coronavirus durante la pandemia iniziata all’inizio del 2020. Attraverso le loro scoperte rivoluzionarie, che hanno cambiato radicalmente la nostra comprensione di come l’mRna interagisce con il nostro sistema immunitario, i vincitori hanno contribuito allo sviluppo senza precedenti del vaccino durante una delle più grandi minacce alla salute umana dei tempi moderni.
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Come ogni anno, ad assegnare il prestigioso riconoscimento (dal 1901 al 2022 sono stati consegnati 113 premi per questa categoria a 225 vincitori) è stata l’Assemblea Nobel formata dai membri del Karolinska Institutet, a Solna (Svezia), che con la cerimonia di questa mattina, cominciata alle 11.30, ha dato il via alla settimana di assegnazione degli ambitissimi Nobel (2-9 ottobre). Domani, infatti, sarà la volta del Nobel 2023 per la fisica e mercoledì per la chimica. Giovedì 5 ottobre, invece, verrà assegnato il premio per la letteratura, venerdì 6 ottobre per la pace, e infine, a chiudere la settimana dei Nobel lunedì prossimo, 9 ottobre, verrà assegnato il riconoscimento per l’economia.
Karikó e Weissman
Katalin Karikó (classe 1955) è una biochimica ungherese, oggi vicepresidente senior della BioNTech, che si è dedicata fin dall’inizio della sua carriera allo sviluppo di metodi per utilizzare l’mRna a scopo terapeutico. All’inizio degli anni ’90, infatti, quando era ancora un’assistente professore presso l’Università della Pennsylvania, rimase fedele alla sua idea di realizzare l’mRna come terapeutico, nonostante avesse incontrato numerose difficoltà, fino a quando cominciò una collaborazione con Drew Weissman, immunologo americano della stessa università specializzato sulle cellule dendritiche, che svolgono importanti funzioni nell’attivazione delle risposte immunitarie indotte dai immunizzazioni. Insieme i due ricercatori si sono concentrati su come i diversi tipi di rna interagiscono con il sistema immunitario.
I Nobel 2021 e 2022 per la medicina
Lo scorso anno il premio Nobel per la medicina è stato assegnato a Svante Pääbo per la nuova disciplina scientifica, la paleogenomica. “Per le sue scoperte riguardanti i genomi degli ominidi estinti e l’evoluzione umana”, così si è espressa la commissione. “Rivelando le differenze genetiche che distinguono tutti gli esseri umani viventi dagli ominidi estinti, le sue scoperte forniscono la base per esplorare ciò che ci rende unicamente umani”. A vincere l’ambito premio nel 2021, invece, sono stati David Julius e Ardem Patapoutian per le loro scoperte sui recettori per la temperatura e il tatto. Grazie a queste è migliorata la comprensione su come funziona il nostro sistema nervoso e sulle interazioni tra i nostri sensi e l’ambiente circostante.
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di Marta Musso www.wired.it 2023-10-02 09:48:17 ,