L’intelligenza artificiale, assieme alle guerre che stanno sconvolgendo questa prima metà del Ventunesimo secolo, è ormai uno dei temi cardine della politica internazionale e l’Italia lo ha messo al centro dell’agenda del G7, il gruppo intergovernativo dei sette stati più economicamente avanzati del pianeta, di cui ha assunto la presidenza con l’inizio del 2024. Per questo, dopo aver incontrato Elon Musk e il ideatore di LinkedIn, Reid Hoffman, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Roma anche Bill Gates, ideatore di Microsoft.
Il guru della tecnologia si è recato oggi, 18 gennaio, a palazzo Chigi, sede del governo italiano, dove lo hanno accolto Meloni e padre Paolo Benanti, esperto di etica delle tecnologie e di intelligenza artificiale. Benanti è stato scelto dal governo Meloni come presidente della commissione sull’intelligenza artificiale per il Dipartimento informazione ed editoria ed è anche l’unico membro italiano del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite.
Come riporta il Sole 24 Ore, Benanti ha messo in guardia su come l’intelligenza artificiale possa mettere in pericolo l’informazione e quindi il funzionamento delle istituzioni democratiche. Per questo, ha aggiunto, una delle sfide fondamentali del futuro è quella di garantire una difesa della figura del giornalista, per evitare che diventi un “elemento secondario” nella produzione delle notizie, assicurando quindi un sostegno al settore dell’editoria e, in particolare, nel rapporto travagliato che ha con i colossi della tecnologia. L’incontro con Gates ha quindi avuto al suo centro un’analisi dei rischi e delle opportunità che derivano da queste nuove tecnologie, così come una discussione su quali prospettive economiche possano portare all’Italia.
Anche se forse non ci sarà dato sapere, sarebbe interessante capire se Gates abbia affrontato con Meloni anche il tema della carne coltivata in laboratorio, di cui lui è un grande sostenitore in ottica ambientalista. “Tutti i paesi più ricchi dovrebbero consumare solo carne coltivata”, ha detto a Forbes nel 2021. Al contrario, Meloni si trova alla guida di un governo che sta facendo del rifiuto alla carne coltivata una battaglia ideologica ed elettorale e, più in generale, segue una linea parecchio conservatrice, molto lontana dalle posizioni decisamente progressiste di Gates.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2024-01-18 10:54:10 ,