Author: Germana Bevilacqua
Data : 2024-02-12 13:41:00
Dominio: www.perizona.it
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Michele Misseri è stato scarcerato. Lo zio di Sarah Scazzi, la giovane uccisa il 26 agosto del 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto, ha lasciato il carcere di Lecce dove era detenuto dopo essere stato condannato a otto anni per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove. Per il delitto stanno scontando l’ergastolo la moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina. Sin dalle prime battute l’uomo si è dichiarato l’unico responsabile per la morte della povera Sarah Scazzi, ma né gli investigatori né i giudici gli hanno creduto. All’uscita del carcere di Lecce, l’uomo era accompagnato dal suo avvocato difensore Luca La Tanza.
“Ho scritto tante lettere a Sabrina e Cosima ma non ho mai avuto risposta”
Nonostante siano passati oltre 10 anni dal delitto, Michele Misseri che oggi ha 69 anni non ha mai cambiato versione sull’accaduto. Ancora oggi continua a dichiararsi colpevole e a scagionare moglie e figlia. “Io non volevo uscire perché non è giusto. Ho detto la falsa quando accusai mia figlia. Sono stato mille e mille volte reo confesso”, ha detto in un’intervista rilasciata a “La Stampa” poco prima di uscire dalla cella. “Questa colpa mi fa stare male, penso continuamente a cosa ho fatto a quell’angelo biondo – ha dichiarato – Ma anche a mia moglie e mia figlia che non hanno fatto nulla a Sarah, le volevano bene”. “Sono io il colpevole, se non fossi stato io Sarah sarebbe ancora viva, sorridente tra noi”, ha aggiunto. “Ho scritto tante lettere a Sabrina e Cosima chiedendo perdono, ma non ho mai avuto risposta – ha poi svelato – Vorrei andare a trovarle in prigione, ma non so se accetteranno. Voglio chiedere loro perdono guardandole negli occhi, spiegandogli perché le ho accusate. Ho accusato mia figlia ingiustamente, ma mia moglie non l’ho mai accusata, come nemmeno mio fratello Carmine e mio nipote Cosimo. Io non volevo uscire perché non è giusto, sono io il colpevole. Questa colpa mi fa stare male”.
“Non so se tornerò a casa mia perché mi vergogno e mi guarderanno tutti male”
Michele Misseri ha anche accennato ai suoi 8 anni in carcere. “Ho preso la terza media, però visto che mi mancavano le scuole elementari ancora non riesco a scrivere corretto, ma cerco di farmi capire. Poi ho fatto un corso di falegname e ho preso il massimo dei voti. Ho fatto volontariato con la Caritas. E poi pulivo la Chiesa dove prego perché Sarah abbia giustizia”. Riguardo alla possibilità di tornare a casa sua ha dichiarato: “Non lo so, ma non sarà facile. Perché mi vergogno e mi guarderanno tutti male, e mi sono rimasti pochi amici. Sono solo, devo ringraziare mia figlia Valentina e mio genero, le uniche persone che mi sono venute a trovare e con cui ogni sabato ho fatto una video chiamata. Ci sono persone del nord Italia che mi scrivono dal 2010. Loro mi credono e pensano che ci siano due innocenti in carcere. Spero ancora che qualcuno mi creda, che ci sia qualcuno che abbia almeno un dubbio su come siano andate veramente le cose. Sono io il colpevole e devo stare in carcere”.
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Intanto in paese il sindaco ha messo in atto alcune iniziative per tenere lontani curiosi e giornalisti. Il comando di polizia locale di Avetrana ha firmato un’ordinanza con cui, a partire da domenica 11 febbraio e sino a nuova disposizione, ha disposto la chiusura della strada in cui si trova la villetta e di quelle limitrofe. L’ordinanza comunale fa esplicito riferimento al “prossimo rientro” di Michele Misseri “così come ampiamente diffuso sui media locali e nazionali”. Il sindaco del comune tarantino, Antonio Iazzi, ha dichiarato all’Ansa: “Spero che non ci sia più lo stesso circo mediatico dell’epoca, l’augurio è questo, anche per rispetto alla memoria di Sarah e alla sua famiglia. Vogliamo che Avetrana sia ricordata per altro, non per questo triste e doloro evento”.
L’avvocato: “Mi ha palesato la volontà per un po’ di giorni di non parlare con nessuno”
Le prime parole di Michele Misseri, riferite dal suo avvocato all’agenzia Ansa, sono: “Mi sentivo più libero dentro, fuori mi sento invece incarcerato”. ”Fisicamente sta bene — ha aggiunto l’avvocato — è molto provato a livello psicologico. Per il resto dovrà riprendere una vita tra virgolette normale. Mi ha palesato la volontà per un po’ di giorni di non parlare con nessuno. Dopo uscito dal carcere l’ho lasciato con una persona che lui conosce e non so dove sia andato. Oggi non sta andando ad Avetrana e forse non andrà neanche domani”. Nella villetta di Via Deledda sono state fatte pulizie e riattivate le utenze. Nessuna dichiarazione invece da parte della mamma di Sarah Scazzi, Concetta Serrano, cognata di Michele Misseri, che anche dopo la tragedia è rimasta a vivere ad Avetrana.
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Germana Bevilacqua , 2024-02-12 13:41:00 ,