I contrari al 32%. Nelle regioni del Sud c’ la quota maggiore di chi prevede un peggioramento. Secondo il 27% in un eventuale referendum vincerebbero i S. Per il 26% prevarrebbe il No
L a riforma dell’Autonomia differenziata, lungamente progettata, cavallo di battaglia della Lega, dopo l’approvazione del Senato, approda in questi giorni alla Camera. L’iter sar lungo, richiedendo di definire soprattutto i cosiddetti Lep (Livelli essenziali delle prestazioni), aspetto particolarmente complesso e controverso. Rimane il fatto che, al di l degli aspetti tecnici, si tratta di una riforma che tutto sommato parte di una lunga storia che coinvolge non solo il centrodestra. A partire dall’innesco, rappresentato dall’articolo 116 della riforma del Titolo V del 2001, che prevede appunto la possibilit di demandare alle regioni a statuto ordinario la gestione di una serie di materie, riforma promossa dal centrosinistra.
Ma, per quanto la storia sia lunga e se ne parli da molto, il livello di conoscenza degli italiani appare ancora superficiale. Solo il 13% infatti dichiara di aver seguito l’attuale proposta di legge con attenzione, mentre il 29% ne ha qualche notizia. I restanti l’hanno solo orecchiata senza capirne bene il contenuto (34%) o addirittura non ne hanno mai sentito parlare (24%). Con differenze apprezzabili non tanto a livello territoriale (tra Nord e Sud le differenze sono minime) quanto in funzione dell’appartenenza…
Author: Nando Pagnoncelli
Data : 2024-02-12 20:23:46
Dominio: www.corriere.it
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