Nella tarda serata di ieri Andrea Joly, giornalista de La Stampa, è stato aggredito in via Cellini a Torino, all’esterno dell’Asso di Bastoni, un circolo frequentato da militanti di estrema destra e di Casapound. Un filmato girato dal cronista stesso immortala il momento in cui gli attivisti lo avvicinano chiedendogli: “Sei dei nostri?”. A Joly è stato intimato di consegnare lo smartphone, quindi i militanti di estrema destra lo hanno minacciato e aggredito. E persino mentre il cronista si allontanava i violenti lo hanno presi a calci, facendolo cadere e a quel punto lo hanno colpito nuovamente. Il giornalista si è fatto medicare in ospedale.
Individuati i due aggressori: sono di Casapound
Le indagini sono affidate agli agenti della Digos della Questura di Torino che hanno individuato due dei presunti autori dell’aggressione. Sono entrambi militanti di Casapound. Per entrambi, secondo quanto si apprende, si profila una denuncia per lesioni personali collegate all’aggravante del reato commesso “per agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi” che abbiano tra i loro scopi “la discriminazione o l’odio etnico, nazionale, razziale o religioso”. “Sono grato alla Questura di Torino per
aver tempestivamente identificato due individui fortemente sospettati di essersi resi protagonisti dell’aggressione. Nel nostro Paese non ci sarà mai spazio per la violenza di qualsiasi matrice”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
“Hanno visto una persona che stava facendo foto e video e quando gli hanno chiesto chi fosse non si è identificato come giornalista ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi creando un battibecco”, ha replicato il circolo ‘Asso di Bastoni’. Nel locale era in corso una festa per i sedici anni del circolo. “Durante una foto di gruppo è stata vista una persona fare foto e video ai presenti, tra cui anche dei minorenni con dei genitori, e gli è stato chiesto chi fosse”.
Le reazioni della politica all’aggressione
Gran parte del mondo politico italiano ha reagito all’aggressione. “Esprimo la mia solidarietà al giornalista Andrea Joly – ha dichiarato la premier Giorgia Meloni –. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L’attenzione del Governo è massima e ho chiesto al Ministro dell’Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso”. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha espresso “solidarietà e vicinanza” parlando di “grande preoccupazione per il clima di impunità che continuiamo a registrare di fronte a episodi così gravi: cos’altro dobbiamo aspettare perché vengano sciolte come dice la Costituzione le organizzazioni neofasciste? Chiediamo – ha aggiunto Schlein – alla Presidente Giorgia Meloni e al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di intervenire immediatamente”.
Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, ha ricordato “i campanelli di allarme su alcune derive antidemocratiche nel nostro Paese hanno già suonato più volte. Alla politica e alle forze sane il compito di intervenire per mettere fine a questi deliranti rigurgiti di arroganza e violenza.
Il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, ha denunciato “troppa violenza contro chi non la pensa come te. Condanniamo con forza – ha aggiunto – ogni violenza”. Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha chiesto di sciogliere Casapound: “Un’organizzazione fascista nel metodo e nel merito, per troppo tempo vezzeggiata, protetta e giustificata da una parte della destra italiana. Si passi ai fatti”.
“Quando intende sciogliere le organizzazioni neofasciste, se non ora?”, chiede Nicola Fratoianni di Avs.
L’aggressione al giornalista della Stampa Andrea Joly ripresa dall’alto
La presa di posizione del quotidiano La Stampa
Il quotidiano torinese ha preso posizione pubblicando un commento sul proprio sito. “Un episodio grave, gravissimo, che non solo limita la libertà di stampa, ma che pretende di restringere lo spazio pubblico, che appartiene a tutti, a luogo in cui a imporsi è solo la legge della violenza, della sopraffazione e dell’arbitrio. Per questo l’aggressione a Joly ci riguarda tutti – si legge sul sito del giornale – E quello che è successo l’altra notte ci spinge a ribadire una volta di più che gli unici valori a cui dobbiamo ispirarci sono quelli della democrazia e del rispetto, gli stessi per cui una città come Torino combatte da sempre, e che guidano La Stampa nel suo difficile lavoro quotidiano”.
Odg Piemonte e Subalpina: “Clima ostile”
“L’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e l’Associazione Stampa Subalpina esprimono solidarietà al collega Andrea Joly. La sua aggressione è l’ennesimo segnale del clima ostile e insofferente nel nostro Paese (ma non solo) verso i giornalisti e il loro lavoro di racconto della realtà. Il crescente astio per l’informazione libera e corretta sfocia sempre più spesso in aggressioni fisiche ai giornalisti, un metodo che riporta ad altre buie stagioni della nostra storia”, si legge in un comunicato congiunto. “Oltre a condannare questi episodi – prosegue la nota – Odg e Subalpina si fanno portavoce di un confronto serrato con la politica e la società civile per poter continuare ad esercitare senza se e senza ma la vera funzione del giornalismo, l’informazione sentinella di democrazia e chiedono che sull’episodio sia fatta al più presto luce, individuando i responsabili”.
Anpi: “Clima di squadrismo strisciante”
“L’aggressione da parte di militanti di CasaPound al cronista della Stampa Andrea Joly, a cui va la nostra solidarietà, rivela un clima di squadrismo strisciante che da tempo sta montando”, afferma il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliaurlo. “È ora di sciogliere le organizzazioni neofasciste. È sconcertante l’inerzia del ministro Piantedosi. Chiuda subito il circolo neofascista di Torino Asso di bastoni e finalmente la centrale operativa di CasaPound a Roma, un intero stabile occupato abusivamente da CasaPound fin dal 2003”, aggiunge.
Il sindaco Lo Russo: “Episodio vile e intollerabile”
Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “Episodi di violenza e vile aggressione come questo, di cui mi auguro vengano accertate al più presto le responsabilità, non devono avere spazio nella nostra città. Non possono essere assolutamente tollerati e vanno condannati con fermezza, da tutte le forze politiche. La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia e ogni attacco a chi esercita il diritto di informare è un attacco ai valori democratici stessi”.
Il presidente del Piemonte Cirio: “Violenza inaccettabile”
“Desidero esprimere piena solidarietà al giornalista e a tutta la redazione per l’aggressione subita. La violenza è inaccettabile e va condannata sempre e con nettezza, da qualsiasi parte provenga, e mi auguro che vengano presto accertate le responsabilità”, dichiara Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. “Al cronista Andrea Joly che conosco personalmente e di cui apprezzo il lavoro – sottolinea – ho voluto confermare poco fa il mio incoraggiamento e gli auguri di pronta guarigione oltre alla garanzia che, per parte nostra, la libertà di stampa sarà sempre considerata un caposaldo della nostra democrazia e difesa da ogni attacco”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-07-21 15:26:34 ,torino.repubblica.it