Non è più il tempo di Sapientino, né quello del Grillo Parlante. Ottobre 2024 per Clementoni significa il lancio di Airo, il primo robot giocattolo dotato di intelligenza artificiale e capace di osservare, memorizzare e riprodurre i movimenti dei bambini in tempo reale. Lo riporta La Repubblica, alla quale Giovanni Clementoni, figlio del ideatore Mario e attuale amministratore delegato, ha spiegato che la tecnologia del momento “non è in mano al bambino, ma a disposizione del prodotto” e “i movimenti, man mano che il bambino acquisisce competenze nel gestirlo, diventano sempre meno casuali e più legati alle scelte che il bambino ha fatto in termini di programmazione di Airo”.
Il nuovo giocattolo dell’azienda marchigiana si connette attraverso bluetooth a un’app, che dà agli utilizzatori la possibilità di far eseguire al robot specifiche azioni sia guidandolo con gesti da imitare, sia attraverso comandi vocali. Contando su delle vere e proprie reti neurali, i bambini potranno insegnare al robot nuovi gesti da compiere, collegando ciascuno di esso a un governo vocale.
Nelle previsioni di Clementoni, Airo non sarà sovversivo solo per quanto riguarda l’esperienza ludica dei più piccoli. Il robot giocattolo porta con sé infatti prospettive di crescita notevoli anche a livello economico: in particolare, la stima è che esso possa contribuire ad accelerare la crescita della linea aziendale “Scienza e Gioco”, assicurando benefici soprattutto al fatturato della robotica educativa, che potrebbe far registrare un trend positivo superiore al 20%.
La storia di Clementoni
Nata nel 1963 a Recanati per volere di Mario e Matilde Clementoni con il gioco da tavolo La Tombola della Canzone, ispirato al festival di Sanremo, la società marchigiana spiccò il volo nel 1967 con il lancio sul mercato di Sapientino, grande classico che ancora oggi è protagonista delle giornate dei più piccoli. L’azienda produce attualmente più del 90% dei suoi giocattoli in Italia, in particolare proprio nelle Marche, e conta un fatturato di 199 milioni, 28 milioni di giochi venduti all’anno, 600 dipendenti e nove filiali commerciali internazionali in Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Portogallo, Belgio, Olanda, Turchia e Polonia, anche grazie al supporto delle quali esporta in 83 paesi del mondo.