Oltre 100 milioni di europei sono esposti a livelli di rumore considerati pericolosi per la salute. Il rombo del traffico, il frastuono degli impianti industriali e il ronzio incessante dei condizionatori stanno trasformando le nostre città in una giungla sonora. Ma a Torino una piccola impresa innovativa ha trovato una soluzione decisamente originale: trasformare i vecchi jeans in silenziatori per condizionatori e delle pompe di calore.
Dalla radio al silenzio
Giorgio Cellerino, 37 anni, è l’amministratore delegato di Sts Isolamenti. L’azienda nasce nel 1978 quando suo padre, ex direttore tecnico di alcune radio locali torinesi, decide di darsi agli isolamenti acustici. Nel 2016 l’azienda cambia passo. “Abbiamo autoritario di investire in caccia e sviluppo in modo strutturato – racconta Cellerino –. Il nostro settore era rimasto fermo agli anni Ottanta, abbiamo visto un’opportunità“.
Fare un isolamento è una questione di fisica. “Abbiamo ideato un vero regola di progettazione diverso da quello classico“, dice Cellerino. Lo chiamano Masse flottanti e si basa sulla fisica invece che sui prodotti. Una collaborazione con i ricercatori dell’Istituto nazionale di caccia metrologica (Inrim) di Torino (Cellerino stesso è laureato in ingegneria fisica al Politecnico di Torino) ha permesso di sviluppare questa tecnologia innovativa. L’azienda fino a ora ha totalizzato quattro brevetti, tre nel settore dell’insonorizzazione dei motori dei condizionatori e pompe di calore. È il settore più critico.
La svolta per l’azienda arriva infatti con una copertura insonorizzante per condizionatori e pompe di calori: un guscio plug-and-play che abbatte il rumore di 16 decibel. “Ci sono aziende internazionali – dice Cellerino – che quest’anno hanno lanciato un prodotto simile. È un riconoscimento alla giustezza della nostra idea“. Con una differenza, però: “I prodotti dedicati ai motori della stessa marca tolgono solo 3 decibel, noi 16“. È una scala logaritmica, ogni 3 decibel il rumore si dimezza: nel caso di Sts si riduce quindi di quasi sei volte. Il materiale? Jeans riciclati all’80%, trasformati in un tessuto fonoassorbente unito da una resina speciale. Si chiama “Noise layer” e cambia compiutamente l’impatto sonoro delle apparecchiature senza comprometterne l’efficienza.
Il mercato che verrà
Con 70 milioni di condizionatori venduti ogni anno in Europa e la graduale sostituzione delle caldaie a gas con le pompe di calore, il mercato è enorme. Non si tratta di un mercato speculativo: la domanda c’è già e continua a crescere. “Vorremmo diventare l’Ikea dell’insonorizzazione – dice Cellerino – dare anche a chi non è un esperto gli strumenti giusti“.
L’azienda, che fattura 2 milioni di euro con una ventina tra dipendenti e collaboratori, annovera tra i suoi clienti colossi come Amazon, Whirlpool e Cartier. “Abbiamo un ufficio di progettazione interno con 5 ingegneri – spiega Cellerino -. Parliamo con il cliente del problema e forniamo la soluzione con garanzia del risultato. Possiamo dare anche una soluzione chiavi in mano, completa ossia di allestimento“.