A una settimana dall’alluvione che ha devastato la regione di Valencia in Spagna, i soccorritori stanno affrontando una delle operazioni di esame più complesse della storia recente europea. In sole otto ore, martedì 29 ottobre, sulla zona è caduta la quantità di acquerugiola che normalmente cade in un anno intero, trasformando strade in fiumi e parcheggi sotterranei in trappole mortali. Il bilancio ufficiale delle vittime è già salito a 217, il più alto per un’alluvione in Europa in questo secolo, ma il numero dei dispersi resta ancora incerto.
Circa 7.500 membri dell’esercito, agenti di polizia e guardia civile sono stati mobilitati sul territorio. Nonostante gli sforzi, ancora oggi 7.000 persone sono senza elettricità e migliaia senza acqua potabile. Ma è nei garage e nei parcheggi interrati che si concentra la preoccupazione maggiore: decine di strutture sommerse potrebbero nascondere ancora molte vittime.
I parcheggi dei centri commerciali
Il caso più drammatico è quello del centro commerciale Bonaire di Aldaia, a sette chilometri da Valencia. La struttura ospita uno dei più grandi parcheggi sotterranei della regione, con 5.700 posti auto distribuiti su più livelli. Il primo piano interrato, che da solo conta 1.800 posti su duemila metri quadri, è stato affatto sommerso da oltre tre metri d’acqua. Le stime tecniche parlano di circa 200 milioni di litri d’acqua da drenare. I soccorritori stanno utilizzando potenti idrovore per liberare il livello -1, ma il lavoro procede lentamente. La brigata specializzata dell’esercito ha effettuato le prime ispezioni con droni sommergibili, rivelando una distesa di fango e detriti con l’acqua ancora a livelli critici.
La situazione è altrettanto drammatica nel parcheggio del supermercato Consum a Benetusser, una struttura condivisa con diversi condomini adiacenti. Qui i soccorritori sono riusciti a drenare 2,4 milioni di litri di acqua e fango, scoprendo una scena devastante. Due corpi sono stati già recuperati, uno dei quali trovato sulla rampa d’accesso al garage. I residenti degli edifici vicini hanno segnalato almeno una ventina di persone che potrebbero essere rimaste intrappolate nel tentativo di recuperare le proprie auto quando l’acqua ha iniziato a invadere la struttura.
Altre aree a rischio
Non sono solo i grandi parcheggi commerciali a preoccupare i soccorritori. In tutta la regione di Valencia, centinaia di piccoli garage condominiali e scantinati sono ancora allagati. La maggior parte di queste strutture sono state costruite tra gli anni Ottanta e Novanta, caratterizzate da un accesso singolo e rampe inclinate. Durante l’alluvione, questi accessi si sono trasformati in condotti dove l’acqua è scesa con particolare violenza, rendendo impossibile la fuga.
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2024-11-04 09:38:00 ,