Non mancano di certo gli elementi per poter avviare un’istruttoria per giungere allo scioglimento di Forza Nuova. Lo spiega all’Adnkronos, all’indomani dell’assalto alla sede della Cgil a Roma, Antonio Saitta ordinario di Diritto costituzionale all’università di Messina, già componente del Comitato direttivo dell’Associazione italiana dei costituzionalisti. “La costituzione vieta la ricostituzione, e aggiunge sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. Nel 1952 fu emanata la cosiddetta legge Scelba che chiarì cosa si deve intendere per partito fascista. In tutti questi anni dalla legge Scelba è stata applicata con il contagocce”.
Il primo articolo della legge tutt’ora in vigore “è chiaro: ‘Si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista’. Mi pare che non ci voglia molto per verificare se queste condizioni ricorrano, come appare, nel caso di Forza Nuova o di altre associazioni della stessa galassia ideologico-politica”, spiega l’esperto.
La procedura prevede un provvedimento del ministro dell’Interno, sentito il Consiglio dei ministri. “Da osservatore abbastanza attento a questi fenomeni, direi che da quello che abbiamo visto, non solo in queste ultime settimane, ricorrono tutte le condizioni di legge perché il Ministero degli interni avvii il procedimento per disporre lo scioglimento di tutte le associazioni che ricadono sotto le previsioni della Costituzione e della legge. La storia insegna che questi fenomeni vanno contrastati sin dal loro nascere anche per non dare la sensazione che la Costituzione non sia in grado di reagire verso chi nega i principi democratici e di libertà che ne costituiscono il nucleo essenziale”, conclude il costituzionalista Saitta.
[email protected] (Web Info) 2021-10-10 20:41:44
Adnkronos – Cronaca
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