A credere poco alla versione delle autorità russe sulla morte di Alexei Navalny non ci sono solo tutti i Paesi occidentali, ma anche gli irriducibili No vax. Dopo il decesso del dissidente russo, che secondo Mosca sarebbe avvenuto per «sindrome da morte improvvisa», sui social sono arrivate puntuali le sentenze degli scettici del vaccino, in particolare per quello anti Covid. La teoria più gettonata tra i complottisti è che Navalny sia deceduto a causa del vaccino Pfizer, che avrebbe ricevuto in Germania, dove era stato curato dopo essere stato avvelenato in Siberia.
Le teorie del complotto
«Alexsey Navalny è deceduto improvvisamente nel carcere russo dove era detenuto, e nonostante 25 minuti di tentativi di rianimazione non è stato possibile salvarlo. Sarebbe davvero ironico se fosse – come in effetti sembra – deceduto per una coincidenza da vaccino», ipotizza qualcuno.
«Ci sono voci non confermate che #navalny fosse stato vaccinato contro il #Covid in Germania con i immunizzazioni mRNA prima del suo ritorno in #Russia per scontare la sua condanna. E se fosse stato un effetto avverso del vaccino?», fa eco qualcun altro.
E ancora, c’è chi si schiera apertamente in difesa di Putin: «Vedete voi se Putin deve essere accusato della morte di #Navalny, quando i motivi della morte sono riconducibili ad un effetto avverso da vaccino». La tesi non si è diffusa solo in Italia. In un post in lingua inglese, che viaggia verso il milione di views, leggiamo per esempio: «Quindi, secondo gli ultimi risultati dell’autopsia di Alexei Navalny, la causa della morte del 47enne è un coagulo di sangue nel cuore. I medici sospettano che la causa sia stata l’immunizzazione contro il coronavirus con il vaccino Pfizer. A quanto pare Navalny è stato vaccinato quattro volte…».
La morte di Navalny
Ufficialmente la morte del dissidente russo è stata attribuita a un’embolia dopo una «passeggiata» a 40 gradi sotto zero, ma sono in molti a sollevare dubbi sulla versione offerta dalle autorità russe. Al momento permane il mistero sulla morte dell’oppositore-martire, venuto a mancare lo scorso venerdì nella colonia penale dove era detenuto da mesi. Gli investigatori russi avrebbero comunicato oggi che la salma non sarà restituita alla famiglia almeno per altri 14 giorni: lo ha affermato la portavoce di Navalny, Kira Yarmysh, secondo la quale la motivazione addotta sarebbe che la salma deve essere sottoposta a «esami chimici». Ieri, 18 febbraio, la testata indipendente russa Novaya Gazeta ha scritto, citando un paramedico dell’ospedale di Salekhard, che sul corpo di Alexei Navalny sono stati trovati dei lividi.
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Scritto da Redazione perwww.open.online il 2024-02-19 20:46:23 ,