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Sono in totale 335 le assunzioni di
professionisti sanitari dei 18 profili afferenti all’Ordine Tsrm
Pstrp di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta effettuati dalla
Asl Napoli 1 dal 2019 a oggi.
Le immissioni in ruolo riguardano i Dietisti, gli Educatori
professionali, Ortottisti ed Assistenti di oftalmologia, Tecnici
Audiometristi, Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei
luoghi di lavoro, tecnici della Neurofisiopatologia, Tecnici
sanitari di radiologia medica e Tecnici sanitari di laboratorio
biomedico, Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età
evolutiva.
Di questo e di altro si è discusso nel confronto istituzionale
che si è svolto nei giorni scorsi tra l’Ordine guidato da Franco
Ascolese, fresco di riconferma alla guida dell’Ente di
autogoverno delle 18 professioni sanitarie dell’area tecnica
della riabilòitazione e prevenzione (accompagnato nell’occasione
da Erminia Della Corte, presidente della Commissione d’Albo dei
Tecnici della Riabilitazione psichiatrica e Anna Napolitano
vicepresidente Cda dei Terapisti occupazionali) e gli organi
dell’azienda sanitaria metropolitana di Napoli.
Al tavolo, per la parte pubblica, è intervenuta la direzione
strategica al suo completo con il direttore generale della Asl
Ciro Verdoliva, la direttrice sanitaria aziendale Mariella
Corvino, il direttore amministrativo Michele Ciarfera e Marco
Papa direttore dell’Unità di Programmazione e. Pianificazione
aziendale.
“Abbiamo in questi anni – avverte il manager della Asl Ciro
Verdoliva – programmato una serie di interventi per spostare
l’asse delle cure dalla centralità dell’ospedale, non più
sostenibile per una cittadinanza che invecchia sempre più e che è
formata da una platea sempre più ampia di pazienti fragili, a
quella del territorio potenziando l’assistenza più prossima al
domicilio del pazienti, nei distretti e negli ambulatori. In
questo ambito le professioni sanitarie non mediche e in
particolare quelle delle 18 professioni dell’Ordine dei tecnici
sanitari e delle professioni dell’area della prevenzione e
riabilitazione rappresentano un serbatoio di professionalità in
cui abbiamo attinto valorizzando anche la dirigenza come
previsto per legge, nella convinzione di poter rendere un
servizio adeguato ai fabbisogni ai pazienti cronici, anziani e
fragili. Abbiamo risposto anche a un impegno preso con l’Ordine
professionale con cui abbiamo lavorato in sinergia in questi
anni imparando a conoscere le specificità delle attività svolte
da ciascuna professione e nella definizione di percorsi tesi a
garantire i fabbisogni occupazionali dopo un attento
monitoraggio”.
Fari puntati dunque sui Lea, sul ruolo del territorio per fare
filtro agli accessi impropri nei pronto soccorso, sulle liste di
attesa da abbattere e sulla valorizzazione dei 18 profili,
cruciali nelle cure di prossimità. Sotto la lente il lavoro
fatto e quello da mettere in darsena nei prossimi mesi con
l’bulbo oculare rivolto alla dinamica delle assunzioni e della
sostenibilità, della prevenzione, della gestione dei pazienti
cronici intercettati prima dell’afflusso in ospedale. Un lavoro
di programmazione in fieri teso a garantire l’assistenza
migliore.
“Si tratta del primo tavolo di lavoro convocato dopo la tornata
elettorale di fine settembre – commenta Franco Ascolese – e si è
discusso ad ampio raggio dei bisogni di cure della cittadinanza,
del Pnrr e delle opportunità per pazienti cronici e anziani di
avvalersi di un’assistenza a misura di paziente. I modelli
organizzativi e di assistenza promossi dalla Asl Napoli 1 che
puntano sull’Assistenza domiciliare integrata, sulle cure
distrettuali, ambulatoriali e in altri servizi vedono sempre più
richieste le nostre competenze, non solo alle dipendenze ma
anche nell’alveo delle cooperative e tramite gli impieghi in
enti e ambulatori accreditati col Ssr che allarga i nostri
impieghi nel settore sociosanitario e nel terzo settore in cui è
saliente il ruolo delle professioni sanitarie Tsrm Pstrp.
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