Il presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales si è scusato e ha ammesso di essersi sbagliato alla luce della bufera che lo ha coinvolto dopo il bacio sulla bocca che ha dato alla giocatrice Jenni Hermoso durante la premiazione di Sydney.
“Ho sbagliato e mi scuso”
“Sicuramente – afferma in un video – ho sbagliato. Devo ammetterlo, perché in un momento di massima effusione, senza cattive intenzioni, senza malafede, quello che è successo è successo, molto spontaneamente. Da lì qui in Australia non si capiva. Lo vedevamo come una cosa naturale, normale e per niente in malafede. Ma fuori sembra che si sia formata una certa impressione. Se ci sono persone che si sono sentite danneggiate , devo scusarmi, non c’è altra opzione”. Quindi aggiunge: “deve imparare da questa vicenda e capire che quando si è presidente di un’istituzione importante come la Federazione, devo essere più attento, soprattutto nelle cerimonie e in questo tipo di questioni”. Rubiales ammette infine di essere “triste perché di fronte al più grande successo “nella “storia delle donne è una delle più grandi in generale, è già la seconda Coppa del Mondo“, “questo fatto ha in qualche modo offuscato la celebrazione”.
Scandalo ai Mondiali donne, il presidente della Federcalcio spagnola bacia giocatrice sulla bocca
Le femministe spagnole insorgono: “Un atto sessista”
L’ondata di polemiche su Rubiales però non si è fermata. Il bacio del presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales alla calciatrice Jennifer Hermoso è stato “un atto sessista” e contro l’atleta c’è stata una “doppia violenza”, perché “ha dovuto poi smentire quello che lei stessa aveva detto e fingere che non fosse successo nulla” con la stampa. Così Sonia Gómez, portavoce di Confluencia Movimiento Feminista, gruppo che aggrega oltre 50 organizzazioni femministe in tutta la Spagna. “Tutti gli atti sessuali, come lo è anche un bacio, che sono contro la volontà delle donne” sono “atti di violenza sessuale”. “Dobbiamo iniziare a chiamare le cose con il loro nome”, ha aggiunto, sottolineando che un evento simile non accade quando sono i giocatori uomini a vincere il mondiale, “nessuno li bacia sulla bocca”. Secondo la portavoce, Hermoso, dopo che in un video su TikTok ha affermato che il bacio di Rubiales non le era piaciuto, è stata poi costretta a ritrattare perché altrimenti avrebbe visto pregiudicata la sua carriera. Gómez ha ricordato che questo non è il primo polverone sollevato dal presidente della Federcalcio spagnola, che ha “precedenti” quanto a comportamenti sessisti, e ha auspicato le sue dimissioni. Inoltre ha ricordato come l’allenatore della squadra, Jorge Vilda, abbia detto “siamo campioni del mondo” e non abbia parlato invece delle “campionesse”, sminuendo il ruolo avuto dalle donne. Il movimento prevede di inviare una petizione formale al governo spagnolo e alla Federcalcio affinché “si prendano misure serie”, sia per quanto riguarda questo caso, che “per lo sport femminile in generale”. La legge spagnola sanziona questo tipo di atti, ha spiegato la portavoce, sottolineando che se i provvedimenti non si applicano sono come “carta straccia” e le donne “continueranno a essere violentate e assassinate mentre svolgono il proprio lavoro o quando sono per strada”. “Nello sport ci sono tantissimi casi di donne che sono molestate dagli allenatori e costrette all’omertà perché altrimenti vengono penalizzate nella professione e questo deve finire, il governo deve prendere misure”, ha affermato Gómez.
Il ministro: “Vergognoso e intollerabile”
“Sia forzare un bacio che giustificarlo” è “vergognoso e intollerabile” e rappresenta una “immagine grafica della cultura dello stupro”. Lo ha affermato Tània Verge, ministro dell’Uguaglianza e dei femminismi della Generalitat di Catalogna. La ministra ad interim delle Pari opportunità della Spagna, Irene Montero, del partito Podemos, ha definito una “forma di violenza sessuale” il bacio di Rubiales. “Non diamo per scontato che il bacio senza consenso sia qualcosa che ‘accade’. È una forma di violenza sessuale che noi donne subiamo quotidianamente e che finora è stata invisibile, e che non possiamo normalizzare. È compito dell’intera società. Il consenso” deve essere al “centro”, ha affermato Montero su X.