BANDA DELLA MAGLIANA , I VIVI E I MORTI

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BANDA DELLA MAGLIANA , alcuni dei componenti sono stati uccisi trent’anni fa, mentre altri sono ancora (o di nuovo) dietro le sbarre. Alcuni hanno testimoniato e hanno pagato con la vita. Alcuni hanno iniziato una nuova vita, mentre altri non hanno mai affrontato le conseguenze dei loro crimini. Ecco una panoramica su alcuni dei personaggi coinvolti:

I componenti di spicco della banda della Magliana: da sinistra, prima fila Franco Giuseppucci, Enrico De Pedis, Maurizio Abbatino, Danilo Abbruciati, Enrico Nicoletti; seconda fila Edoardo Toscano, Marcello Colafigli, Fulvio Lucioli, Vittorio Carnovali, Claudio Sicilia; terza fila Nicolino Selis, Antonio Mancini, Massimo Carminati, Manlio Vitali e Stefano Pompili. +++La banda della Magliana fu fondata nel 1976 da Giuseppucci, De Pedis e Abbatino.+++ ANSA

Franco Giuseppucci detto Negro (1947 – 1980): Ucciso dai rivali del clan Proietti a Piazza San Cosimato il 13 settembre 1980.

Enrico De Pedis detto Renatino (1954 – 1990): Ucciso il 2 febbraio 1990 in Via del Pellegrino da Dante del Santo e Alessio Gozzani.

Claudio Sicilia detto Vesuviano (1949 – 1991): Divenuto pentito, non ha ottenuto protezione e è stato ucciso per vendetta a Roma il 18 novembre 1991.

Angelo De Angelis detto Catena (1954 – 1983): Ucciso il 10 febbraio 1983 da Maurizio Abbatino, Vittorio Carnevale e Roberto Fittirillo per l’accusa di aver tagliato la cocaina che avrebbe dovuto vendere.

Edoardo Toscano detto Operaietto (1953 – 1989): Ucciso su ordine di De Pedis il 16 marzo 1989 a Ostia.

Danilo Abbruciati detto Camaleonte (1944 – 1982): Ucciso a Milano il 27 aprile 1982 da una guardia giurata dopo un tentativo fallito di uccidere il vicepresidente del Banco Ambrosiano, Roberto Rosone.

Marcello Colafigli detto Marcellone (1954): Detenuto nel manicomio criminale di Aversa.

Antonio Mancini detto Accattone (1948): Sta scontando l’ultima parte della sua condanna di 28 anni ai domiciliari (fine pena nel 2012) e presta servizio di volontariato con ragazzi disabili.

Maurizio Abbatino detto Crispino (1954): Divenuto pentito ed è detenuto sotto protezione.

Fabiola Moretti (1954): Arrestata nel 1996 per traffico di droga, è tornata in carcere nel settembre 2009 per violazione degli obblighi della detenzione domiciliare.

Ernesto Diotallevi: Assolto nel giugno 2007 dall’accusa di concorso nell’omicidio di Roberto Calvi ed è libero.

Vittorio Carnovale detto Coniglio (1957): Pentito e libero.

Fulvio Lucioli detto Sorcio (1954): Pentito e libero.

Giovanni Girlando detto Gianni il roscio (1956 – 1990): Ucciso nella Pineta di Castel Porziano nel maggio 1990.

Gianfranco Urbani detto Pantera (1938): L’ultimo arresto risale al 1999 per traffico di droga, ed è attualmente in carcere.

Raffaele Pernasetti detto Palletta (1950): Sta scontando una condanna a 30 anni nel carcere di Prato.

Nicolino Selis detto Sardo (1952 – 1981): Ucciso da Abbruciati, Mancini e Colafigli a causa della sua aspirazione a comandare la banda dopo la morte di Giuseppucci.

Antonio Leccese detto Ricciolodoro o Tonino (1956 – 1981): Legato a Selis, è stato ucciso da Mancini e Abbruciati.

Giuseppe Magliolo detto Killer (1948 – 1981): Ucciso a Ostia il 24 novembre 1981 dagli stessi assassini di Selis.

Roberto Fittirillo (1954): Assolto dalla Corte di Assise di Roma il 12 ottobre 2007 per prescrizione e “comportamento irreprensibile”. È libero.

Salvatore Nigro (1953 – 1997): Presumibilmente ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1997.

Paolo Frau detto Paoletto (1949 – 2002): Ucciso a Ostia il 18 ottobre 2002 da un killer in moto mentre gestiva il parcheggio di Cineland.

Giuseppe Valentini detto Tortellino (1967 – 2005): Ucciso il 23 gennaio 2005 a Roma, in un bar del quartiere San Giovanni.

Umberto Morzilli detto Umbertino (1957 – 2008): Legato a Enrico Nicoletti, è stato ucciso il 29 febbraio 2008 nel quartiere romano di Centocelle mentre era a bordo della sua Mercedes.

Emidio Salomone (1955 – 2009): Ucciso ad Acilia il 4 giugno 2009, con l’esecuzione presumibilmente ordinata da capi della banda detenuti a causa di contrasti legati al traffico di droga dalla Colombia.

Libero Angelico detto Rufetto: Mai arrestato, gestisce un ristorante a Roma. È stato indicato come uno dei membri della Banda che si è rivolto alla famiglia di Emanuela Orlandi nei primi giorni del suo sequestro.

Angelo Cassani detto Ciletto: Libero e vive a Cerveteri. È stato coinvolto anche nell’inchiesta sul sequestro di Emanuela Orlandi.

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