Il governo ha pubblicato nuovi chiarimenti relativi ai bonus auto, per l’acquisto dei veicoli a basse emissioni, che prevede sconti fino a 5mila euro e fino a 12mila per i veicoli commerciali. Con l’apertura della piattaforma telematica del ministero dello Sviluppo economico con cui i concessionari possono accedere agli incentivi, nella mattina del 25 maggio, c’è stata una vera e propria corsa alle prenotazioni. In sole tre ore, i fondi destinati al bonus per acquistare moto e ciclomotori a basse emissioni sono esauriti, mentre quelli per le auto a motore tradizionale a bassa emissione e ibride sono dimezzati.
- La normativa
- La data dei contratti
- Quanti veicoli si possono acquistare?
- Partite Iva
- Veicoli commerciali per piccole e medie imprese
In base al decreto dello scorso 6 aprile, il bonus auto e moto durerà fino al 2024, ma fa parte di un piano destinato a continuare fino al 2030. I fondi sono destinati all’acquisto di auto, moto, motorini, tricicli, quadricicli (di categorie L1e e L7e) e veicoli commerciali (di categorie N1 e N2).
Nei chiarimenti del governo è stato specificato come i concessionari possano richiedere il bonus auto e moto per contratti stipulati a partire dal 16 maggio 2022, nonostante il decreto non fosse ancora in vigore.
Quanti veicoli si possono acquistare?
Nella sezione “quali veicoli accedono al contributo”, il governo ha specificato che per auto e veicoli commerciali “non è previsto alcun limite” alla possibilità di prenotare più veicoli per uno stesso soggetto. Mentre per quanto riguarda i mezzi a due ruote e di categoria L1e e L7e, non viene specificato, ma sia nelle faq che nel decreto si fa sempre riferimento all’acquisto di “un veicolo”.
Né il decreto né i nuovi chiarimenti affrontano il tema delle partite Iva. Pertanto si può concludere che anche le persone titolari di partita Iva sia ammesse nella platea dei beneficiari.
Veicoli commerciali per piccole e medie imprese
Il governo ha precisato che sono destinatari del bonus solo i veicoli commerciali intestati piccole e medie imprese, anche costituite come persone giuridiche, che esercitino attività di trasporto di cose, sia in proprio che per conto terzi. Nello specifico le faq fanno riferimento a “qualsiasi entità che eserciti un’attività economica, indipendentemente dalla sua forma giuridica” e che, in base al decreto ministeriale del 18 aprile 2005, vi rientrano le attività artigianali, altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone e le associazioni che esercitano regolare attività economica.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2022-05-25 14:06:11 ,