Nonostante entro il 14 febbraio fosse atteso il decreto attuativo utile a definirne i dettagli operativi, il nuovo bonus trasporti, che è stato introdotto dal decreto legge dello scorso 14 gennaio, non è ancora concretamente disponibile.
A stabilire e rendere noto con quali modalità potranno richiederlo e beneficiarne i cittadini per alleggerire le spese relative alla sottoscrizione di tagliandi e abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico e ferroviario nazionale è infatti necessario il suddetto documento, a cui stanno ancora lavorando i ministeri competenti, quelli del Lavoro, dell’Economia e dei Trasporti.
Il ritardo nell’elaborazione del decreto attuativo rischia di mettere i bastoni fra le ruote soprattutto a coloro i quali utilizzerebbero il bonus per acquistare i titoli con valenza annuale, che in molti casi sono sottoscrivibili solo nei primi mesi dell’anno. Un duro colpo, considerando che a richiedere il bonus potrà essere solo chi ha percepito nel 2022 un reddito non superiore ai 20mila euro e non più, come in passato, chi ne ha incassati dai 35mila in giù.
Come dovrebbe funzionare
Pur non essendoci ancora certezze in merito, è facile immaginare che, a parte quella relativa alla fascia di reddito percepito nel 2022, possano esserci poche differenze sulle modalità di accesso al bonus trasporti. Dovrebbe infatti essere ancora possibilità richiederlo, sia per sé, sia per un minore a carico, attraverso un portale dedicato sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, accedendovi con lo Spid o inserendo i dati della propria carta d’identità elettronica (Cie).
Il decreto attuativo stabilirà se il buono dovrà ancora essere utilizzato per acquistare entro il mese solare di emissione un unico abbonamento mensile, annuale o valido comunque per più mesi e se sarà ancora possibile richiederlo più volte, fino al raggiungimento dell’importo massimo erogabile, a patto di effettuare le varie domande in mesi diversi.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-02-28 13:32:49 ,