Il 2023 è l’anno più caldo di sempre. Senza bisogno di aspettare i dati di novembre e dicembre, l’agenzia europea Copernicus afferma in una nota che è “praticamente certo” che l’anno in corso strapperà questo primato al 2016. Lo si era ipotizzato già la scorsa estate, ora si ha la certezza.
Il grafico mostra la variazione della temperatura media mensile rispetto alla media del periodo 1991-2020. Ogni riquadro corrisponde a un mese: da sinistra a destra si va da gennaio a dicembre, dall’altro verso il basso dal 1940 al 2023. Il colore vira dal blu al rosso a seconda che il valore sia inferiore o superiore alla media. A occhio si vede come quelli superiori alla media si concentrino nell’ultimo quarto di secolo.
Più nel dettaglio, da gennaio a ottobre la temperatura media globale è stata di 1,43°C più alta rispetto all’era pre-industriale, valore superiore di un decimo rispetto a quella registrata nei primi dieci mesi dell’anno record 2016. Certo, a contribuire al riscaldamento quest’anno c’è stata anche la corrente oceanica denominata el Niño. Ma, sottolinea Copernicus in una nota, le anomalie legate a questo fenomeno “sono inferiori rispetto a quelli storicamente forti visti nel 1997 e nel 2015”.
A dare la certezza rispetto al fatto che il 2023 sia l’anno più caldo da che si registrano le temperature hanno contribuito i valori registrati ad ottobre. Quello del 2023 è stato il mese di ottobre più caldo da che si registrano i dati, con una temperatura media di 15,3°C, valore superiore di 0,85°C rispetto alla media del periodo 1991-2020. Anomalia, quest’ultima, seconda solo agli 0,93°C di settembre 2023. Ma soprattutto, il mese di ottobre di quest’anno ha raggiunto una temperatura media mensile superiore di 1,7°C rispetto al periodo preindustriale, ovvero la seconda metà dell’Ottocento.
Il grafico fa riferimento ai valori della temperatura media mensile di tutti i mesi di ottobre dal 1940 a oggi. In particolare, mostra la variazione di questa temperatura rispetto alla media 1991-2020. Nonostante il valore di riferimento sia recente, non riguardi cioè l’era pre-industriale, il dato registrato lo scorso mese di ottobre risalta. Non foss’altro perché il record precedente, segnato nel 2019, era di 0,45°C in più rispetto alla media. Una variazione pari a circa la metà di quella di quest’anno.
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di Riccardo Saporiti www.wired.it 2023-11-08 06:00:00 ,