Non dovranno più pagare le multe i medici e gli infermieri di Bari sanzionati dall’Ispettorato del lavoro per i riposi non rispettati e gli eccessivi straordinari durante l’emergenza Covid. La conferma arriva dalla ministra Marina Calderone, dopo che ieri era stato reso noto un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A lui si era rivolto con una lettera uno dei sanitari coinvolti nella vicenda, Vito Procacci, ex direttore del pronto soccorso del Policlinico di bari. Il ministro del Lavoro aveva già chiesto la sospensione del procedimento nei confronti dei medici, in attesa di valutare il caso. Oggi 23 ottobre la svolta, con l’annullamento delle sanzioni dopo «un approfondimento specifico sui fatti contestati».
La segnalazione del sindacato
A far partire i controlli dell’Ispettorato del lavoro erano state alcune segnalazioni di un sindaco autonomo, che lamentava l’imposizione di turni di lavoro eccessivi durante uno dei periodi più duri dell’emergenza pandemica. Alla fine della rivalutazione del caso, l’Ispettorato del Lavoro di Bari ha deciso di annullare i verbali dell’accertamento «nell’esercizio del proprio potere di autotutela». Gli ispettori hanno tenuto conto della «eccezionalità del periodo in cui venivano accertate le violazioni del diritto al riposo, dovuta allo stato emergenziale della pandemia da Covid, in base all’articolo 4 della legge della legge n. 689/1981 è stata esclusa la responsabilità della violazione amministrativa accertata in quanto verificatasi in uno “stato di necessità” del Paese»
Le multe
Stando ai verbali dell’Ispettorato, erano state quattro le violazioni contestate a tre primari del Policlinico di Bari e in solido al direttore generale, Giovanni Migliore. In tutto le multe erano state di 37mila euro. Nei documenti del 29 settembre 2023 si fa riferimento ai periodi presi in esame, quando non sarebbero stati rispettati gli orari di lavoro, gli straordinari e i riposi dei dipendenti in tre reparti del Policlinico barese. Si tratta del periodo che va dal giugno 2021 al settembre 2022, quando ancora era in vigore lo stato di emergenza sanitaria.
La prima violazione contestava si riferiva alla durata del lavoro notturno, che non avrebbe dovuto superare le otto ore in media nell’arco di 24 ore. La seconda era relativa alla «durata massima dell’orario di lavoro», cioè agli straordinari. Gli ispettori facevano notare come la durata massima «non può superare, per ogni periodo di sette giorni, le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario». La terza e le quarta violazione si riferiva ai riposi, tra giornalieri e settimanali. Nel verbale veniva riportato: «Ogni lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore» e «il riposo giornaliero deve essere fruito in modo consecutivo». Le multe sono state quindi stabilite per ogni dipendente che negli orari di lavoro ha violato le regole stabilite per legge.
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Scritto da Giovanni Ruggiero perwww.open.online il 2023-10-23 17:01:36 ,