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Blitz task force Ispettorato del Lavoro e Cc: sospese 4 aziende
(ANSA) – CASERTA, 11 AGO – Venti braccianti agricoli “in
nero”, tutti stranieri, provenienti soprattutto dall’ est Europa
e dal nord Africa, sono stati scoperti nelle campagne del
Casertano nel corso di controlli effettuati dall’Ispettorato del
Lavoro di Caserta e dai carabinieri del Nil (Nucleo Ispettorato
del Lavoro) di Caserta; per quattro aziende agricole sono stati
emanati provvedimenti di sospensione dell’attività.
All’operazione ha preso parte una task force composta dal
personale dell’ispettorato casertano, che ha coordinato
l’attività rientrante nel progetto SU.PR.EME, e dell’ispettorato
di Napoli, Sassari, Roma e Salerno. Nel mirino diciassette
aziende agricole situate nei territori dell’agro-aversano,
dell’agro-sessano e della zona dei Mazzoni, dove sono presenti
soprattutto piantagioni di pomodori, peperoni, melanzane e
angurie. Gli ispettori hanno verificato le posizioni di 64
lavoratori scoprendo che 20 non avevano alcun tipo di contratto.
Dei 64 controllati, 51 erano extracomunitari risultati privi del
permesso di soggiorno, e per il loro impiego sono stati
denunciati cinque imprenditori, a carico dei quali però sono in
corso verifiche per accertare la sussistenza anche del reato di
sfruttamento lavorativo. In un campo della zona dei Mazzoni sono
stati infatti trovati, intenti a raccogliere angurie, sette
lavoratori di nazionalità tunisina privi del permesso di
soggiorno; sotto il sole cocente, alcuni lavoravano senza
calzature ed è emerso che venivano pagati a cottimo – 7 euro a
cassone – e impiegati per 9 ore al giorno senza riposo
settimanale. Per tutti i braccianti sono in corso le verifiche
anche per la sussistenza di violazioni in materia di orario di
lavoro e di sicurezza nei luoghi di lavoro, tra le quali
l’omessa consegna dei dispositivi di protezione individuale.
(ANSA).
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2022-08-11 13:32:43 ,