Il divieto del governo Meloni sulla carne coltivata in laboratorio pare non servirà praticamente a nulla, perché non ne può vietare l’importazione. Infatti, in base alle regole europee sulla libera circolazione dei beni e dei servizi, l’Italia non può opporsi all’immissione sul mercato della carne coltivata, se quest’ultima dovesse ricevere a livello comunitario l’approvazione da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), con sede a Parma. In questo modo, i soli prodotti di questo tipo ad essere vietati saranno proprio quelli made in Italy.
Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, ha proclamato l’Italia primo paese al mondo a vietare gli alimenti “sintetici”. Ma in realtà, basta conoscere le norme europee per capire come, con il suo disegno di legge, il governo più a destra del dopoguerra ha reso l’Italia il primo paese a vietare in la produzione e la commercializzazione di carne “sintetica” italiana.
La proposta di legge
Infatti, i divieti previsti dall’articolo 2 del disegno di legge, non si applicano ai prodotti legalmente fabbricati o commercializzati in un altro stato membro dell’Unione europea, la cui importazione in Italia viene garantita dalle leggi dell’Unione europea sulla libera circolazione dei beni e dei servizi. In questo modo, la carne coltivata in laboratorio fuori dai confini nazionali arriverà comunque nei nostri supermercati.
Il divieto imposto dal governo Meloni, come dice Lollobrigida, “a difesa della salute dei cittadini, del nostro modello produttivo, della nostra qualità, della nostra cultura, semplicemente della nostra sovranità alimentare”, servirà solo a bloccare le imprese italiane e a danneggiare lo stesso made in Italy che Fratelli d’Italia e la sua compagine dichiarano di voler difendere, consegnando ai produttori esteri la fetta di mercato che l’Italia gli sta regalando.
La superficialità del ddl, inoltre, passa anche dal linguaggio usato. L’aggettivo “sintetica” riferito alla carne infatti non vuol dire nulla, perché la carne coltivata in laboratorio è fatta con cellule animali e nessuno al mondo, a parte il ministro dell’Agricoltura, usa questo termine per parlare di questo prodotto.
Allo stesso tempo, i presunti rischi per la salute citati da Lollobrigida, sono stati sconfessati dal suo collega Orazio Schillaci, ministro della Salute, che in conferenza stampa ha spiegato come a oggi “non ci sono evidenze scientifiche sui possibili effetti dannosi dovuti al consumo dei cibi sintetici”. Mentre nella stessa conferenza, Lollobrigida ha promosso gli effetti benefici del consumo di alcol, nonostante le evidenze scientifiche dicano tutt’altro.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-03-30 13:22:51 ,