Coghe: «Il Signore degli Anelli mi guida, Brandi è un imprenditore»
Jacopo Coghe ha trentanove anni e sette figli, il quarto è rimasto su questa terra pochi minuti appena, perché non avrebbe potuto di più, non aveva i reni. «Lo avevamo saputo già dal quinto mese di gravidanza, ma mia moglie non voleva che il suo ventre diventasse la tomba di nostro figlio». Coghe parla e non è sfiorato da dubbi, difende fino in fondo le sue scelte che sono estreme e controverse. È il portavoce di Pro Vita e Famiglia, un’associazione di orientamento cattolico, tradizionalista, le cui campagne a effetto hanno sollevato diverse polemiche: contro l’aborto al congresso delle Famiglie a Verona nel 2019 i manifestanti di Pro Vita e Famiglia distribuirono tra il pubblico gadget di un feto chiuso in una bustina di plastica.
È al congresso di Verona che formalmente Pro Vita e Famiglia viene fondata. Spiega Coghe: «È una onlus e nasce dall’unione di due realtà: “Generazione famiglia” e, appunto, “Pro Vita”. La prima era guidata da Toni Brandi ed era stata fondata nel 2012. La seconda era la nostra, nata nel 2013. Anche se noi nasciamo prima come la derivazione italiana di un’associazione francese, Manif pour tous».
Manif pour tous è un’associazione nata in opposizione al matrimonio tra persone dello stesso sesso e alla legge anti-omofobia, gli stessi motivi che hanno spinto Coghe a cominciare la sua avventura, un’ostilità…
Author: Alessandra Arachi
Data : 2023-11-27 21:08:34
Dominio: www.corriere.it
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