Continuiamo a chiamarlo maltempo, probabilmente per illuderci che sia tutto normale e ridurre la gravità della situazione, ma i fenomeni che hanno stanno devastando l’Italia dall’inizio del 2023 sono estremi e sono dovuti alla crisi del clima. Chicchi di grandine in grado di spaccare le fusoliere degli aerei durante l’estate, siccità invernali, alluvioni, trombe d’aria, temperature estreme e incendi sempre più frequenti.
Prima è venuta la siccità estrema, durata da febbraio ad aprile 2023. Poi l’alluvione che a maggio ha devastato l’Emilia Romagna, mutilando la produzione agricola nazionale. Quindi, è arrivato il caldo estremo: giugno è diventato il giugno più caldo di sempre e a luglio i record di temperature si sono superati quotidianamente. Infine, è tornata l’acqua, con la grandine, il ghiaccio e le tempeste. E siamo solo a fine luglio.
Un quadro che ci mostra eventi del clima estremi sempre più intensi, ravvicinati e frequenti. Sono esattamente questi gli effetti del cambiamento climatico e, negli ultimi giorni di luglio, li sta subendo tutta l’Italia, da Nord a Sud. Le zone colpite e i danni causati sono così tanti che è difficile capire da dove cominciare e riuscire a elencarli tutti.
- Lombardia
- Trentino e Friuli Venezia Giulia
- Veneto ed Emilia Romagna
- Calabria e Sicilia
- Il quadro generale
Lombardia
Tra il 24 e il 25 luglio 2023, la Lombardia è stata colpita da una tempesta tropicale. Raffiche di vento a più di 100 chilometri all’ora hanno abbattuto alberi, scoperchiato tetti, distrutto edifici e infrastrutture e bloccato il trasporto pubblico, come si vede grazie alle immagini raccolte da RaiNews. A Monza, si è dovuto addirittura far evacuare un treno.
Almeno due persone sono morte colpite dagli alberi sradicati dal vento, tra cui una ragazza di appena 16 anni, case e strade sono rimaste allagate e un aereo diretto negli Stati Uniti ha dovuto fare un atterraggio di emergenza perché danneggiato da enormi chicchi di grandine, riporta il Corriere della Sera.
Trentino e Friuli Venezia Giulia
Ma il maltempo non si è fermato qui. Nelle stesse ore in cui veniva devastata la Lombardia, in Trentino ci sono stati 100 interventi dei vigili del fuoco, i fiumi in piena hanno fatto attivare i sistemi di contenimento e gli smottamenti del terreno hanno interrotto le strade. Stesso discorso anche in Friuli Venezia Giulia, con 900 chiamate di pronto intervento nel corso di una notte, qui oltre alle tempeste di vento si è aggiunta anche la grandine, con chicchi da 10 centimetri di diametro.
Veneto ed Emilia Romagna
In Veneto vento, grandinate e fulmini hanno paralizzato la circolazione ferroviaria. Come riporta SkyTg24, un fulmine ha colpito la centralina elettrica del sistema di regolamentazione delle ferrovie regionali a Verona, bloccando tutta l’area. Mentre in Emilia Romagna stanno tornando gli incubi dell’alluvione di maggio.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-07-25 09:38:43 ,