Risultati principali
Come anticipato, l’area del mondo in cui è stato registrato il numero più alto di assassinii di attivisti climatici è l’America Latina, dove nel 2023 sono state uccise 166 persone che protestavano per il clima. Per il secondo anno consecutivo, la Colombia è il paese con il più alto tasso di ambientalisti morti: qui sono state registrate ben 79 vittime (di cui 31 membri delle comunità indigene). Al secondo posto di questa triste classifica troviamo il Brasile, con 25 uccisioni, poi il Messico (con 18 omicidi, il 70% dei quali di persone indigene, e un numero particolarmente alto di sparizioni forzate) e l’Honduras, che conta anch’esso 18 uccisioni.
L’Honduras si è rivelato inoltre il paese con il maggior numero di omicidi pro capite; in altre parole, qui è stato registrato il tasso più alto di assassinii rispetto al numero totale degli abitanti.
In Africa tra il 2012 e il 2023 sono stati assassinati 116 attivisti, di cui 74 guardie forestali della Repubblica Democratica del Congo. Si tratta, però, di cifre sottostimate, data la difficoltà di accedere alle informazioni in tutto il continente africano. L’Asia conta invece 468 difensori dell’ambiente e dei diritti umani uccisi tra il 2012 e il 2023. L’anno scorso ne sono stati assassinati 25, di cui 3 in Indonesia, 5 in India e 17 nelle Filippine. Quest’ultimo paese, secondo il report di Global Witness, è quello in cui i difensori ambientali corrono più pericoli in Asia. Ad essere a rischio, comunque, non è solo la loro sopravvivenza.
Altre forme di repressione
L’analisi di Global Witness, infatti, non considera solo gli omicidi, ma denuncia anche casi di aggressioni, intimidazioni, sparizioni forzate e rapimenti. Come riportato nel diploma, le sparizioni forzate rappresentano forme di repressione particolarmente crudeli, perché costringono le famiglie delle persone scomparse a una vita di incertezza e dolore, vissuta nel timore di non scoprire mai cosa sia successo o stia succedendo ai loro cari.
Leggi tutto su www.wired.it
di Federica D’Auria www.wired.it 2024-11-02 05:50:00 ,