di Simone Cosimi
Un’app per guidarci verso comportamenti sostenibili, specialmente in vista della conferenza sul clima delle Nazioni Unite, Cop26. Si chiama AWorld, l’ha messa a punto l’omonima startup italiana e l’Onu l’ha selezionata come applicazione ufficiale a supporto della campagna ActNow contro la crisi climatica. L’app e la campagna si trovano d’altronde a meraviglia: la seconda punta proprio a promuovere le piccole azioni quotidiane, quelle che ciascuno di noi può mettere in pratica nella sua vita di tutti i giorni. “Ognuno di noi può aiutare a limitare il riscaldamento globale e prendersi cura del nostro pianeta – spiegano le Nazioni Unite -. Facendo scelte che hanno effetti meno dannosi sull’ambiente possiamo essere parte della soluzione e influenzare il cambiamento”. Piattaforme di queste azioni sono un chatbot e appunto l’app, lanciata un anno fa, grazie alle quali sono state finora registrati oltre quattro milioni di piccole-grandi scelte individuali.
“Non è stato facile arrivare al Palazzo di Vetro: la voglia di cambiare lo stato attuale delle cose, la determinazione e la certezza di riuscirci devono essere più grandi della paura di non farcela – spiega Alessandro Lancieri, 44enne coideatore e responsabile tecnologico di AWorld, a Wired -. Noi ci abbiamo provato e ci siamo riusciti: nel settembre 2019 abbiamo avuto un incontro decisivo per il nostro futuro, quello con Martina Donlon, responsabile globale comunicazione delle Nazioni Unite. Dopo aver sentito la visione e il progetto che avevamo in mente ci ha ufficialmente invitato a creare una partnership con il Segretariato. Proprio in quel momento le Nazioni Unite stavano cercando uno strumento per fare esattamente quello che stavamo proponendo noi, e da lì è nato tutto. AWorld è diventata così l’app ufficiale a supporto della campagna ActNow contro il cambiamento climatico”.
Come funziona la app?
Lo scopo è funzionare come una guida per accompagnare le persone nel loro percorso verso la sostenibilità, sensibilizzare e spronare alla cittadinanza attiva. Il messaggio di fondo è che non occorre essere attivisti e scendere in piazza o compiere scelte radicali per vivere in modo un po’ più sostenibile di prima: basta iniziare dalle cose su cui si ha maggior controllo, ovvero le scelte quotidiane e lo stile di vita. “AWorld – perché non esiste un pianeta B – permette di suggerire e tracciare una serie di abitudini sostenibili, mostrando l’impatto di ogni persona in termini di CO2, acqua ed elettricità risparmiati – spiega Lancieri, che ha fondato la startup insieme a Marco Armellino, casse 1977 anche lui, Alessandro Armillotta (1986) – per raggiungere i nostri obiettivi abbiamo creato un vero e proprio metodo chiamato impact engagement, che si basa sull’integrazione di tre macro-fasi: Awareness, Engagement e Impatto (misurazione). L’app inoltre utilizza tecniche di gamification per incentivare gli utenti e coinvolgerli, attraverso contenuti educativi, misurazione dell’impatto e una community con cui interagire”.
Nell’app trovano poi spazio esperienze immersive battezzate Journeys, Habits e Challenges. I primi sono viaggi tematici formati da episodi interattivi (testi e video ispirazionali), che prendono di petto temi importanti riconducibili agli obiettivi di sviluppo sostenibile; al termine di ogni episodio l’utente può mettere alla prova le sue conoscenze attraverso quiz e sondaggi e decidere di ricevere suggerimenti quotidiani in base ad argomenti e trucchi settimanali sul tema della sostenibilità con notizie, eventi e consigli. Le Habits, invece, sono abitudini sostenibili quotidiane suggerite dall’app, che l’utente può registrare per rendersi conto di quanto possa essere importante ogni singola azione. Infine, attraverso varie Challenges – vere e proprie sfide di gruppo – la community si aggrega per agire insieme, sfidandosi e collaborando con l’obiettivo di raggiungere uno specifico obiettivo di risparmio. Nella sezione community l’utente può prendere parte a squadre già esistenti o crearne di nuove per sfidarsi e vedere l’impatto totale dell’azione collettiva. Dallo scorso settembre, inoltre, è stata attivata la funzionalità AWorld Eventi, con cui organizzare attività e momenti di azione per salvaguardare il pianeta.
“A un anno dalla data ufficiale del lancio AWorld ha raggiunto livelli sbalorditivi – spiega il coideatore –. Siamo a 100mila download in tutto il mondo, quasi quattro milioni di habits registrate e la nuova funzionalità “eventi e azioni” che ha permesso non solo di lanciare una sfida mondiale per salvare il pianeta, ma anche connettere persone che ne hanno a cuore la salvaguardia. I contenuti che proponiamo sono scritti attraverso uno storytelling semplice e con rimandi alle esperienze quotidiane di ciascuno. Ci aspettiamo che questo tipo di formazione sia in grado di determinare cambiamenti consapevoli nelle scelte di vita delle persone, accompagnandole verso uno stile sempre più in linea con i temi legati alla sostenibilità”.
In occasione della Cop26 in partenza a Glasgow l’1 novembre AWorld ha lanciato una sfida: quella di impegnarsi insieme con un milione di azioni individuali per la salvaguardia del pianeta. Tanti piccoli gesti singoli che, uniti a quelli degli altri, possono fare la differenza. Si chiama One Million Actions Challenge, è stata proposta a inizio settembre ed è rivolta ad aziende, istituzioni, organizzazioni e persone, con lo scopo appunto di raggiungere un milione di azioni positive for People and Planet. Inoltre, sempre in vista dell’importante appuntamento scozzese, la startup ha organizzato un tavolo di discussione ed elaborazione di proposte concrete da parte di aziende, scienziati, attivisti, changemaker che è culminato nella giornata di riflessioni “Road to Cop26” del 24 ottobre scorso, creata per arrivare ad un documento programmatico. “Le proposte che AWorld affiderà alle Nazioni Unite durante i negoziati della Cop26 che si terranno a Glasgow a partire da domenica 31 ottobre ruoteranno su rigenerazione della biodiversità e creazione di aree marine protette al 2030 – aggiunge Lancieri -. Poi la creazione di un fondo unico globale in cui le imprese possano comunicare con le istituzioni per affrontare il cambiamento climatico e indirizzare i fondi correttamente; introduzione di un sistema di carbon pricing per attribuire un valore economico alla CO2 con l’obiettivo di aiutare imprese e Stati a monitorare e adattare la propria strategia ai potenziali rischi e opportunità legati alla transizione verso un’economia a basse emissioni”.
Ma davvero può bastare un’app a cambiare gli atteggiamenti di ogni giorno in tema di sostenibilità? “Molte delle app che usiamo ogni giorno hanno cambiato il modo in cui vediamo le cose, in cui interagiamo e comunichiamo – conclude il coideatore -. Oggi abbiamo la possibilità di condividere in ogni momento frammenti della nostra quotidianità: un dolce fatto in abitazione, i successi personali oppure momenti che riteniamo importanti sono disponibili ai nostri amici direttamente sul loro smartphone. Perché allora non condividere anche comportamenti virtuosi e sostenibili? Sappiamo che non è facile cambiare il proprio stile di vita e farsi strada tra le occasioni a basso costo, la comodità di alcuni servizi o semplicemente un’abitudine”. AWorld tenta di dare una mano proprio in questa fase: se non sai da dove iniziare, sull’app trovi una lista di 34 abitudini sostenibili da tenere sempre sotto mano e da cui partire per migliorare la tua impronta ecologica e il tuo impatto.
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www.wired.it
2021-10-29 05:00:00