Cosa c’è dietro le parole di Mattarella sui migranti?- Corriere.it

«Le regole di Dublino sono preistoria», ha ripetuto il presidente della Repubblica. Sergio Mattarella parla spesso di migranti, e sono i suoi interventi più politici. Senza ovviamente uscire dall’alveo del potere neutro, è lì che la sua moral suasion si spinge fino a delineare una linea ideale, in cui morale e politica si fondono in messaggi incisivi, e
il tono istituzionale si alterna a quello impaziente del politico-arbitro che vive di regole da rispettare ma anche da cambiare, se necessario.
In questi casi si fa vibrante il tono del grande italiano e del grande europeo che assiste a drammi quotidiani ma non intravede la volontà di soluzioni plausibili, realistiche, che tengano insieme principi umanitari, politici ed economici.

Le regole di Dublino (qui cosa prevede il trattato)
sono quelle che impongono ai Paesi di primo ingresso di farsi carico dei migranti e valutare la congruità delle loro richieste di protezione. Sono le norme che, insieme alla geografia, in questi anni hanno condannato l’Italia a gestire continue crisi senza avvertire la solidarietà europea nella redistribuzione degli arrivi. Dunque a sentirsi abbandonata, in particolare da Germania e Francia, che pure la precedono quanto a numero di migranti cui è stata…