Un paio di giorni prima di Ferragosto il incarico dell’Ambiente ha pubblicato il decreto Fer 2, l’atteso provvedimento che incentiva gli impianti innovativi di energia da fonti rinnovabili. Nella lista delle tecnologie supportate compaiono l’eolico offshore, il fotovoltaico galleggiante, il geotermico avanzato, il moto ondoso. E il solare termodinamico, un sistema poco noto per generare calore dalla luce solare e impiegarlo nella produzione di energia elettrica o termica, anche di notte o con il cielo nuvoloso.
Il solare termodinamico, anche noto come “solare a concentrazione”, non ha avuto lo stesso successo del fotovoltaico. Mentre infatti quest’ultimo ha rappresentato da solo i tre quarti delle aggiunte di capacità rinnovabile a livello unitario nel 2023 ed è oggi – per merito di una manifattura su larga scala ed efficiente – l’opzione meno costosa per la nuova generazione elettrica in gran parte del mondo, la commercializzazione del termodinamico è ancora ostacolata dalle complessità degli impianti e dai costi elevati.