Alle porte della stagione estiva il “liberi tutti” da norme e restrizioni anti Covid-19 continua ad essere uno dei temi centrali della lotta al virus. Covid-19 continua a circolare ma le alte temperature già arrivate in gran parte di Italia guidano il governo a un progressivo piano di allentamento. Oggi 1° giugno l’addio definitivo è quello al Green pass per tutti i viaggiatori che fanno ingresso o ritorno in Italia. Gli italiani che rientrano dall’estero, chi decide di passare le vacanze nel nostro Paese e chi arriva per motivi di lavoro non sarà più obbligato a mostrare la Certificazione verde anti Covid. L’ordinanza del ministro Speranza sulla misura anti virus per i viaggiatori è scaduta ieri 31 maggio senza ulteriori rinnovi. Insieme al Green pass non sarà più necessario mostrare il risultato negativo di un tampone molecolare eseguito 24 ore prima, o rapido nelle 48 ore precedenti. In uscita le cose cambiano. Per chi vorrà trascorrere le vacanze in Germania, Francia, Spagna o Portogallo dovrà ancora munirsi di Certificazione verde.
Gli obblighi aboliti dal 15 giugno
- Via alle mascherine per andare al cinema, a teatro, nei palazzetti dello sport e nelle sale da concerto. Cade l’obbligo di dispositivo anti Covid anche nei locali di intrattenimento e musica dal vivo. Un liberi tutti che fa cadere qualsiasi restrizione quindi per assistere agli spettacoli al chiuso.
- Stop all’obbligo vaccinale. Niente più obbligo di dimostrare di essersi sottoposto alla vaccinazione anti Covid. Un via libera che riguarderà tutti i lavoratori, compresi insegnanti e forze dell’ordine. Gli unici ad essere esclusi dall’allentamento sono gli operatori sanitari e il personale di Rsa, che dovranno rispettare l’obbligo di vaccinazione e di mascherina fino al 31 di dicembre. Per il resto della gente, tutti quelli che fino al 15 di giugno risulteranno ancora inadempienti all’obbligo in vigore riceveranno però, anche dopo la data di fine misura, la multa di 100 euro prevista. Sono per ora circa 2 milioni gli over 50 a cui è stata notificata la sanzione.
Ancora mascherine sui mezzi di trasporto
Se per i luoghi di svago il timore di un rischio contagi preoccupa meno, per i mezzi pubblici l’idea del governo è quella di mantenere ancora una linea di prudenza. Neanche la data del 15 giugno quindi potrebbe essere il momento scelto dal ministero della Salute per liberare dall’obbligo di mascherina gli accessi su tram, treni, bus, navi, traghetti e tutti i trasporti locali e a lunga percorrenza. «Decide la scienza», ha più volte ribadite il ministro Speranza nelle ultime settimane. La discussione tra il governo e gli esperti dell’ex Cts in queste ore prosegue, con la previsione di far sapere al Paese la decisione ultima nei prossimi giorni. Sul tema degli aerei il confronto invece è più incerto. Il governo potrebbe decidere per il liberi tutti definitivo, considerata anche la varietà di regole che attualmente vigono nei diversi Paesi europei. Basti pensare che imbarcandosi verso l’Italia la mascherina va indossata o non indossata a seconda delle norme del Paese a cui appartiene la compagnia aerea con cui si viaggia.
Ancora mascherine a scuola
Mentre presidenti di regione Proseguono a invocare l’abolizione della mascherina a scuola da subito, il governo mantiene il punto. Il pressing operato per liberare i ragazzi dei dispositivi anti Covid almeno agli esami di maturità e di terza media sembra non stia funzionando. «C’è una norma vigente che intendiamo rispettare, anche se lavoriamo perché nel prossimo anno possa esserci una condizione epidemiologica molto diversa», ha detto pochi giorni fa sul tema Speranza. L’orizzonte a cui il governo preferisce far riferimento è quindi al mese di settembre, nella speranza, ondate permettendo, di garantire un libero rientro a scuola.
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Scritto da Redazione perwww.open.online il 2022-06-01 08:09:15 ,