Nessun passaggio di colore per la Lombardia, almeno per il momento. La regione di Attilio Fontana resta in zona bianca e quindi in un range minore del rischio. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente di Regione, riferendo di dati sotto le soglie di allerta sia per le terapie intensive che per i ricoveri ordinari. «I numeri settimanali che la cabina di monitoraggio di Iss e Ministero della Salute valuteranno confermano la regione in zona bianca anche per la prossima settimana» ha spiegato Fontana, «l’indice Rt ospedaliero continua a scendere e passa da 1,19 dei sette giorni precedenti a 1,03». E così almeno per il momento la previsione di una Lombardia in giallo per le prossime feste natalizie sembra essere scongiurata. «Siamo sotto le soglie d’allerta: in intensiva all’8%, in area medica al 12%», ha continuato Fontana, sottolineando come oggi, 9 dicembre, la curva epidemiologica della regione abbia registrato «il primo calo del tasso di incidenza dei contagi».
Da 182 casi su 100 mila abitanti del monitoraggio di ieri si è passati a 170 su 100 mila delle ultime 24 ore. «E sono zero i nuovi ingressi in terapia intensiva». I dati che Fontana definisce incoraggianti sono pur sempre da quarta ondata. Un mese fa, il 9 novembre, i pazienti nelle rianimazioni erano 47. Un numero ben lontano dagli attuali 136 casi in intensiva, tre volte tanto il dato di 30 giorni fa. Nonostante questo Fontana si mostra ottimista, soprattutto in merito al calo giornaliero del tasso di incidenza: «I dati sono incoraggianti e portano a confermare che la somministrazione delle terze dosi sta rallentando la crescita dei ricoveri. Ringrazio ancora i lombardi e tutto il personale sanitario che si sta prodigando in questa straordinaria campagna vaccinale decisiva per contrastare il virus».
1.300 posti letto in più per i contagiati
Il calo di incidenza registrato nelle ultime 24 ore in Lombardia viene considerato uno dei primi risultati positivi dell’ampliamento dell’offerta sanitaria operato dalla Regione. Pochi giorni fa sono stati attivati circa 1.300 letti per i malati di Covid-19. Nei giorni addietro il pericolo zona gialla si era fatto sempre più concreto: lunedì 6 dicembre si registrava un’incidenza di 167 casi per 100mila abitanti, salita a 182 e poi scesa a 170. Senza i posti letto aggiuntivi l’occupazione dei posti in area medica sarebbe salita attorno al 14,7, vicinissimo alla soglia consentita del 15%. Negli ospedali, intanto, il livello di allerta è passato da 1 a 2 su tre.
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Scritto da Redazione perwww.open.online il 2021-12-09 18:32:00 ,