L’«incognita autunno» pesa sull’attuale andamento della pandemia da Coronavirus, ecco perché il messaggio del liberi tutti che sta passando in questo momento è «pericoloso». Ne è convinto il professor Massimo Galli, ex direttore dell’Infettivologia dell’ospedale Sacco di Milano, secondo cui sarebbe stato «meglio portare a conclusione la campagna vaccinale, anche tra i più piccoli», perché «l’immunità naturale dura poco e le reinfezioni aumentano». In un’intervista a il Fatto Quotidiano, l’infettivologo spiega che la differenza nel quadro dei contagi degli ultimi mesi l’ha fatta la variante Omicron: «Nella mia esperienza ho visto quasi soltanto reinfezioni da Omicron», per questa ragione la copertura dei vaccini nel tempo «dipende dalle varianti»: «Ci sono state tre varianti maggiori in breve tempo. L’ultima è Omicron, molto più diffusiva ma mediamente meno patogena e meno letale soprattutto nei trivaccinati».
Secondo il professore, inoltre, questi vaccini sono stati studiati per il virus «che circolava nel 2020», quello che circola oggi è mutato. Tuttavia, le persone che hanno completato il ciclo vaccinale «hanno molte meno probabilità di infettarsi e ancor meno di morire». Per quanto riguarda il tema della somministrazione della quarta dose per tutti, Galli non crede possa rappresentare la soluzione: «Dubito che la ripetuta stimolazione immunitaria comporti gravi rischi, ma vacciniamo inutilmente persone che hanno già una forte risposta e non sappiamo se altre siano sufficientemente protette». Il professore illustra invece quanto utile allo scopo potrebbe essere «un anticorpo monoclonale già disponibile che trasferisce passivamente l’immunità, ma dev’essere verificato con Omicron». Infine, una critica al governo per il mancato tracciamento delle catene di contagio: «I test implicano un costo, così governi e agenzie scelgono di ridurre i costi: ti vaccino ma non ti seguo».
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Scritto da Redazione perwww.open.online il 2022-03-22 07:24:56 ,