Quando si porta cucito addosso un nome (dire prodotto in questo caso è riduttivo) famoso nel mondo, si porta anche un carico di responsabilità, consistente nell’essere non solo sempre all’altezza, ma anche in grado di rinnovarsi e guardare al futuro con lungimiranza; e altrettanto importante è non dormire sugli allori, non accontentarsi. Soprattutto quando rappresenti nel mondo il marmo di Carrara, che da sempre è sinonimo di arte, di cultura, di eleganza, di bellezza.
La lungimiranza, appunto: la salvaguardia dell’ambiente e del territorio è da sempre un principio a cui si ispira la produzione e tutto il lavoro di Franchi Umberto Marmi. L’azienda si impegna nel miglioramento della gestione e delle proprie prestazioni, controllando le proprie attività, monitorando e controllando gli impatti ambientali in un’ottica di miglioramento continuo. I capisaldi: efficienza energetica e utilizzo di fonti rinnovabili; gestione sostenibile della risorsa idrica; riduzione dei rifiuti prodotti e nell’ottimizzazione della loro gestione tramite la sua politica ambientale; ripudio di ogni forma di sfruttamento; tutelare la salute, il benessere e la sicurezza dei lavoratori.
L’ambiente: il marmo è una pietra naturale, il cui completo ciclo di vita risulta essere quasi interamente sostenibile, tanto nelle fasi di escavazione che di successiva lavorazione e impiego. La vera economia circolare nasce dalla cava: essendo il marmo prevalentemente composto da carbonato di calcio puro, gli scarti di lavorazione (i cosiddetti “derivati dei materiali da taglio”), opportunamente trattati, diventano nuovi prodotti poi rivenduti nell’industria farmaceutica e alimentare, oppure trasformati in vernici per automobili e/o edifici, e le fasi di lavorazione hanno un impatto ambientale minimo, con bassi impatti di CO2.
Durante la lavorazione, inoltre, non vengono adoperati additivi chimici, inquinanti né solventi, quindi il ciclo avviene senza ricadute negative sull’ambiente, come ci dicono le certificazioni ambientali ISO 14001/EMAS (Eco-Management & Audit Scheme) dei siti, seguite dall’analisi di vita LCA (Life Cycle Assessment) del prodotto; inoltre, dal punto di vista della riduzione dell’impatto paesaggistico e visivo dell’attività estrattiva, negli ultimi anni sono state fatte scelte strategiche optando – ove possibile – per coltivazioni in galleria; tale indirizzo permette l’ottimizzazione dei giacimenti di marmo, con notevole aumento della resa e conseguente riduzione degli scarti di cava.
Questo nuovo paradigma industriale vivifica la storia del brand, cominciata cinquant’anni fa, nel 1971. In quell’anno la capacità di un uomo di guardare oltre, ha dato forma al valore inestimabile della condivisione. Scolpita giorno dopo giorno da una profonda determinazione, quasi come se fosse un blocco di marmo, l’azienda è oggi portavoce nel mondo della bellezza e dell’esclusività di questa incredibile pietra naturale; un marchio leader nel distretto del marmo di Carrara, un’eccellenza in continua crescita e fortemente competitiva che ogni giorno, con oltre 40 dipendenti, contribuisce alla diffusione nel mondo della cultura di un materiale, divenuto ormai autentico contrassegno del Made in Italy. Franchi Umberto Marmi copre tutte le fasi del processo produttivo e distributivo, garantendo così l’assoluta qualità del prodotto. L’attività è concentrata principalmente all’interno dei 59.000 metri quadrati della sede di Carrara, che rendono l’impresa il più grande spazio espositivo dedicato al marmo di Carrara.
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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-12-05 10:00:00 ,
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Il post dal titolo: Da Carrara una storia aziendale di cultura, arte e ambiente scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-12-05 10:00:00 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue