Da decenni i paleontologi discutono della possibilità che non tutti i fossili attribuiti al Tyrannosaurus rex appartengano davvero ai dinosauri che dominarono il Cretacico superiore. Alcune ossa ricondotte alla specie sono infatti più piccole del previsto. E se per alcuni ricercatori questi reperti provengono da tirannosauri adolescenti, altri sostengono che sia arrivato il momento di aggiungere una nuova specie, il Nanotyrannus lancensis.
Gli scienziati non hanno ancora raggiunto un consenso sull’effettiva esistenza del Nanotyrannus lancensis. I principali argomenti a favore della tesi sono che i presunti resti della specie, come i crani e gli artigli, mostrano segni di piena maturazione e che la loro forma è leggermente diversa da quella delle ossa di tirannosauro. Chi invece si oppone alla teoria di un parente più piccolo del T-rex sottolinea che attribuire i resti più piccoli al fantomatico N. lancensis vorrebbe dire che nella storia della paleontologia non sono mai stati trovati fossili di tirannosauri giovani.
Sulle tracce del Nanotyrannus
Ora un recente studio pubblicato sulla rivista Fossil Studies ha riacceso il dibattito sul Nanotyrannus. I paleontologi Nicholas R. Longrich e Evan T. Saitta hanno riesaminato alcuni dei resti più famosi del predatore e la loro ricerca riconosce l’esistenza di N. lancensis.
La principale argomentazione dei ricercatori si basa sugli anelli di accrescimento presenti nelle ossa. Queste strutture microscopiche si formano in alcune parti dello scheletro quando gli organismi completano il loro ciclo vitale. Attraverso la loro analisi, è possibile determinare se i resti scheletrici appartengono a una specie in fase di crescita o già allo stadio adulto. Se gli anelli sono compattati verso l’esterno, l’animale è probabilmente nel fiore degli anni. Secondo i paleontologi, le ossa del dinosauro attribuite in un primo momento a un giovane tirannosauro mostrano segni di maturità.
Sempre analizzando le ossa, Saitta e Longrich sono anche giunti alla conclusione che gli esemplari esaminati sarebbero arrivati a pesare fino a 1.500 chilogrammi e misurato cinque metri in lunghezza, mentre un Tyrannosaurus rex medio poteva raggiungere le otto tonnellate e 10 metri. Continuando la loro crescita, quindi, le creature oggetto dello studio sarebbero arrivate appena al 15% delle dimensioni abituali del predatore.
Ancora più micidiale del T. Rex
Se l’esistenza del Nanotyrannus lancensis sarà confermata, nei libri di scienza comparirà un nuovo dinosauro carnivoro con una corporatura esile e lunghi arti e artigli. Sarebbe un animale completamente diverso, più agile, più veloce e più letale.
“Se fossero giovani T. rex, dovrebbero crescere un sacco, mettendo su centinaia di chilogrammi all’anno, ma non è quello che stiamo osservando – ha commentato Longrich –. Il Nanotyrannus non assomiglia affatto a un T. rex”.
Gli autori dello studio sostengono di aver fornito alla comunità scientifica prove sufficienti per porre fine al dibattito sul Nanotyrannus. Le ricerche continueranno però ancora per anni. Nel frattempo, il presunto nuovo dinosauro ha già catturato l’attenzione degli utenti sui social media e dei media di tutto il mondo.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.
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di Jorge Garay www.wired.it 2024-01-08 17:00:00 ,