di Chiara Dilucente
Cento secondi: è questo – per il terzo anno consecutivo – il tempo che ci separa dall’apocalisse. L’ora del Doomsday Clock (letteralmente, appunto, l’orologio dell’apocalisse), che nel 2022 compie 75 anni, è fissata ogni anno dal Bulletin of the Atomic Scientists e un comitato che comprende anche 11 premi Nobel, e non è mai stata così vicino alla mezzanotte, e cioè all’auto-distruzione della specie umana.
C’è chi sperava che l’anno appena passato avesse contribuito in qualche modo a invertire la rotta, ma non c’è stato nulla da fare. I motivi? Le continue minacce che derivano dalle armi nucleari, il cambiamento climatico, le tecnologie dirompenti e – ovviamente – la pandemia di Covid-19. Il tutto, esasperato da una disinformazione dilagante che, a detta del comitato di scienziati, mina il processo decisionale razionale.
Bloccati in un momento pericoloso
Facciamo un passo indietro: il Doomsday Clock è stato creato nel 1947 dal Bulletin of the Atomic Scientists per sensibilizzare le persone rispetto a quanto l’umanità sia vicina alla sua auto-distruzione. Ogni anno l’orologio del giudizio, progettato dal pittore Martyl Langsdorf, ci indica quanto tempo ci resta prima della mezzanotte, che simboleggia la fine della nostra specie.
Per quanto possa sembrare drammatico, il Doomsday Clock poggia su solide basi scientifiche: il Bulletin of the Atomic Scientists è stato fondato nel 1945 da Albert Einstein, J. Robert Oppenheimer, Eugene Rabinowitch e da altri scienziati dell’Università di Chicago che hanno contribuito a sviluppare le prime armi atomiche nel Progetto Manhattan. Incapaci di rimanere immobili a guardare le conseguenze del proprio lavoro, hanno costituito il comitato per informare l’opinione pubblica e i responsabili politici sulle minacce all’esistenza umana create dagli esseri umani stessi. Tra i progetti portati avanti dal comitato, l’orologio è senz’altro il più famoso, rappresentando – come si legge sul comunicato stampa di quest’anno – “un simbolo di pericolo, di speranza, di cautela e della nostra responsabilità reciproca”.
L’ora del Doomsday Clock è fissata dal Bulletin of the Atomic Scientists’ Science and Security Board (Sasb) con il supporto del Bulletin’s Board of Sponsors, che comprende 11 premi Nobel. Nel 1947 l’orologio segnava i 7 minuti alla mezzanotte: nel corso degli ultimi 75 anni le lancette si sono dirette progressivamente – con oscillazioni più o meno importanti – verso l’ora del giudizio, fino a raggiungere il minimo storico (100 secondi alla mezzanotte) nel 2020.
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www.wired.it
2022-01-21 11:11:24