È stata sospesa la ricerca di sopravvissuti tra le macerie del palazzo che lo scorso 24 giugno era parzialmente crollato a Miami Beach, in Florida. Il numero di persone la cui morte è stata confermata è salito a 60 (35 di queste sono state identificate), altre 80 sono considerate potenzialmente disperse: non è ancora chiaro con esattezza quante persone si trovassero nel palazzo al momento del crollo.
Le autorità hanno detto che continueranno le operazioni tra le macerie del palazzo – del quale nel frattempo è stata demolita anche la parte rimasta in piedi dopo il crollo –, ma che si cercheranno i corpi delle persone morte e si proverà a recuperare quanto possibile delle proprietà di chi abitava nel palazzo. «Abbiamo davvero finito ogni possibilità di continuare una missione di ricerca e soccorso», ha detto Daniella Levine Cava, sindaca della contea di Miami-Dade.