Author: Adriana Logroscino
Data : 2022-11-21 06:20:42
Dominio: www.corriere.it
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La proposta del Carroccio: fino a 20 mila euro di detrazioni per gli under 35. Opposizioni in rivolta. Poi una prima marcia indietro
Bonus fiscale fino a 20 mila euro per sostenere le spese di chi si sposa in chiesa. La proposta di legge presentata da cinque deputati leghisti, determina l’immediata reazione delle opposizioni. In serata il primo firmatario, il leghista Domenico Furgiuele, corregge il tiro: La proposta di legge volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sar naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no.
La proposta depositata alla Camera e firmata anche da Alberto Gusmeroli, Simone Billi, Ingrid Bisa ed Erik Umberto Pretto, tutti esponenti del Carroccio, tuttavia si sviluppa facendo una esplicita differenza tra i due riti. Partendo dal dato Istat che rileva un calo maggiore — pi che doppio — dei matrimoni religiosi rispetto a quelli civili, dice: Il matrimonio civile di per s una celebrazione meno onerosa rispetto al matrimonio religioso. Quindi introduce quello che sembra un correttivo-incentivo: Con il bonus intendiamo agevolare le giovani coppie che intendono celebrare il matrimonio religioso e che avranno la possibilit di usufruire della detrazione del 20 % delle spese connesse alla celebrazione.
Tra le condizioni: che gli sposi siano under 35, che il reddito complessivo sia sotto i 23 mila euro, e la cittadinanza italiana da almeno 10 anni. L’agevolazione sarebbe a disposizione per tutti i costi, dall’addobbo della chiesa, i fiori e libretti a quelli relativi alla festa (Abiti, ristorazione, bomboniere, coiffeur, make-up e wedding reporter). Quantificate in circa 716 milioni le spese per lo Stato per coprire cinque anni di bonus.
Unanimi le critiche: la pd Simona Malpezzi parla di proposte incostituzionali e assurde, per Mara Carfagna di Azione la Lega rimasta al Papa Re. Per Benedetto Della Vedova, di +Europa, la proposta ricorda la fascistissima tassa sul celibato. Ma anche dalla maggioranza Maurizio Lupi, capo di Noi moderati, dice no a proposte bislacche.
21 novembre 2022 (modifica il 21 novembre 2022 | 07:20)
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