Pavia, Tel Aviv – Chissà se tra gli eventuali, possibili complici del nonno salterà fuori che c’era anche “l’uomo che cambia i baffi”, così si era presentato a Eitan. Non proprio un “mago”, o forse sì. Perché agli occhi e nel mondo svuotato di un bambino di 6 anni proveniente dalla morte, chiamato a riconnettersi con la vita senza più genitori, senza il fratellino, e con due famiglie lontane, nonni e zii che lo tirano per la giacchetta, qualsiasi cosa può sembrare magica: anche uno sconosciuto che spunta dallo schermo di un tablet per tempestarlo di domande.