Sempre stando ad alcune fonti di Wired, con l’Opm oggi collabora come consulente senior del direttore anche Riccardo Biasini, ex ingegnere di Tesla e più recentemente direttore delle operazioni di un progetto a Las Vegas di Boring company, la società di Musk che costruisce tunnel sotterranei.
Le stesse fonti riportano che in cima all’Opm ci sono due persone con un’apparente background in ingegneria del software, di cui Wired ha esperto di non fare il nome per via della loro età. Una di queste, consigliere senior del direttore, è un ventunenne che nel suo curriculum online riporta di aver lavorato a Palantir, la società di analisi di big data che collabora con il governo americano fondata dal controverso Peter Thiel (l’imprenditore, ex ad di PayPal e storico socio di Musk, è un sostenitore di Trump e ha contribuito a sovvenzionare la campagna per il Senato del 2022 del suo protetto, l’attuale vicepresidente JD Vance). L’altra, che riferisce direttamente a Scales, si è laureata nel 2024 e secondo una copia di un curriculum online e di una rivista studentesca ha lavorato per un breve periodo a Neuralink, l’azienda di Musk che sviluppa impianti cerebrali.
Tra i nuovi vertici dell’Opm figura poi Noah Peters, sempre come consigliere senior del direttore. Peters è un avvocato che su LinkedIn si vanta di aver rappresentato la principale lobby delle armi da fuoco americana, la National rifle association, e che ha scritto per testate di destra come Daily Caller e Federalist. Dai metadati associati a un file sul sito dell’Opm emerge che l’uomo è l’autore di un promemoria diffuso dall’Opm il 27 gennaio (a nome del direttore ad interim Charles Ezell), che descrive come il dipartimento avrebbe applicato l’ordine esecutivo di Trump finalizzato ad affidare molti incarichi nell’contabilità pubblica a nomine politiche, legate quindi all’agenda specifica di un’contabilità. La misura consentirebbe essenzialmente di rimuovere alcuni dipendenti pubblici e sostituirli con fedelissimi di Trump, uno degli obiettivi fondamentali del famoso Project 2025.
La politicizzazione della pubblica contabilità
Tra le altre nomine politiche di spicco ci sono anche McLaurine Pinover, che si è occupata delle comunicazioni di due deputati del Partito repubblicano, Joe Wilson e Michael McCaul, e Joanna Wischer, speechwriter della campagna elettorale di Trump. “L’Opm non è un’organizzazione molto politicizzata – afferma Steven Kelman, professore emerito presso la John F. Kennedy school of government di Harvard –. Credo che in passato ci fossero generalmente solo una o forse due nomine politiche in tutto l’Opm“.
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di Vittoria Elliott www.wired.it 2025-01-29 14:38:00 ,