L’ultima sfida di Federico Marchetti – “l’uomo che ha portato la moda sul web”, come lo ha definito il New York Times – è rendere sostenibile il settore dell’abbigliamento.
Dopo aver fondato Yoox, il primo ecommerce di lifestyle del mondo, e rivoluzionato il settore della moda – integrandolo con il digitale, l’intelligenza artificiale e i big data – Marchetti è stato invitato dal principe Carlo a guidare la Fashion Taskforce, nel quadro della Sustainable Markets Initiative, che si ripropone di favorire la transizione del settore verso un futuro più verde. Proprio nell’ambito dell’iniziativa, qualche mese è stato lanciato il passaporto digitale. “Quando un anno fa il principe Carlo mi ha chiesto di guidare la taskforce, ho deciso di mettere insieme i marchi più importanti del settore”, racconta Marchetti dal Wired Next Fest di Firenze; da imprenditore tecnologico, ha incentrato il progetto su “due visioni sul futuro della moda. La prima, è stata mettere in ogni capo un qualcosa – un chip, un qr code – che desse al cliente tutte le informazioni: dove e come è stato fatto, se è sostenibile, ma anche informazioni per renderlo circolare, e quindi se può essere venduto o riciclato”. La seconda anima del progetto si pone gli antipodi rispetto al cliente finale; “Non avevo mai pensato al terreno, a come si produce il cotone, il cashmere o la seta. Ho pensato quindi a una parte di rigenerazione, chiedendo aiuto a uno scienziato che si è aggiunto alla taskforce”, continua Marchetti.
A proposito del nuovo ruolo, Marchetti racconta in modo semiserio che la differenza principale è “che ora non vengo pagato, prima sì. Quando oggi mi chiedono cosa faccio, dico che lavoro per la corona britannica per salvare il pianeta – spiega –. Tre anni fa, quasi quattro, ho deciso di lasciare Yoox, perché era diventata una grandissima azienda e sapevo che non mi sarei ritrovato nel mondo corporate. Mi piace creare e innovare, sono un uomo di innovazione, non di gestione“.
Il campo d’azione della Fashion Taskforce è in linea con gli obiettivi dell’Unione europea (Ue) per il comparto della moda. Recentemente, la Commissione ha adottato la strategia dell’Ue per i prodotti tessili sostenibili e circolari, che Marchetti definisce un’iniziativa “assolutamente concreta”, nonostante l’anno individuato come target per il raggiungimento degli obiettivi, il 2030, ricalchi la “pecca” della politica di spostare troppo in avanti i propri orizzonti.
Sugli incroci tra moda e nuove tecnologie, in particolare metaverso e nft, Marchetti racconta che una decina di giorni fa ha “avuto modo di incontrare Mark Zuckerberg. Penso che abbia le idee chiare, è molto determinato. Vede il metaverso come punta dell’iceberg della sua visione per unire le persone con la tecnologia. Penso che ce la farà. Ma la grande domanda è quanto ci metterà”. Metaverso e nft sono “una cosa a cui guardano tutti. Per il momento è solo marketing, ma potrebbero diventare il prossimo passo nel mondo della moda”, puntualizza.
In chiusura, il discorso vira sul conflitto in Ucraina e le conseguenze della guerra sugli sforzi per la sostenibilità. Federico Marchetti, in questo senso, rimane ottimista: “Tutto quello che sta succedendo sarà un acceleratore per la sostenibilità. Penso che la guerra stia alla sostenibilità come il Covid è stato al digitale”.
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di Adamà Faye www.wired.it 2022-05-28 15:11:25 ,