Festival dell’Economia, ultima giornata. Cipollone (Bce): il 6 giugno mi aspetto il primo taglio dei tassi. Scuola, Valditara: formeremo 85mila docenti di sostegno


Italia

a cura di Vittorio Nuti

“Considerati gli attuali dati dell’inflazione nella prossima riunione della Bce mi aspetto una prima mossa per ridurre i tassi. Non credo di svelare nessun segreto perché è una convinzione diffusa. I dati recenti vanno in questa direzione e rafforzano la nostra certezza nel fatto che potremo ridurre l’orientamento restrittivo della nostra politica monetaria”. Così il membro dell’executive board della Bce, Piero Cipollone, nel suo intervento a Trento. In giornata attesi gli interventi del ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, e del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano

Banche, Campa (Eba): oggi più forti ma mancano gruppi paneuropei

«Nel settore bancario sono stati compiuti tantissimi sforzi dalla grande crisi finanziaria, oggi le banche sono più robuste e più brave ad aiutare l’economia a superare gli shock e gli investitori lo hanno riconosciuto in termini di capitalizzazione delle banche europee». Lo ha dichiarato il presidente dell’Autorità bancaria europea (Eba), José Manuel Campa, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento. «Non direi che abbiamo delle banche troppo piccole – ha aggiunto -. Abbiamo bisogno di avere banche che sono efficienti: può anche essere piccola, ma se è efficiente va benissimo». D’altra parte, ha proseguito, «noi promuoviamo il mercato unico e la nostra preoccupazione è che non vediamo ancora banche paneuropee». Secondo Campa, quindi, «bisogna facilitare i trasferimenti transfrontalieri», anche per cercare di «rompere il circolo tra sistema bancario domestico, economia domestica e debito sovrano domestico» nei vari Paesi. «Io voglio che le banche siano migliori, più efficienti e che siano paneuropee – ha ribadito -. È importante continuare a lavorare perché le banche vedano i benefici economici del consolidamento transfrontaliero», che oggi «è difficile perché non consente molte sinergie». «Dobbiamo lavorare su questo per fare in modo che sia più fattibile per le banche», ha concluso.

Inflazione. Buti: rientrerà velocemente verso target 2%, più lento calo su servizi

L’inflazione “rientrerà rapidamente sul livello del 2%. Le previsioni della Bce vedono una decrescita per quest’anno e il prossimo, credo che saremo attorno al 2% verso metà dell’anno prossimo. Le proiezioni sono fatte per essere smentite, ma in questo caso ci sono motivi per essere ottimisti. Si è vista una stabilizzazione attorno al 3%, ora bisogna vedere cosa occorre fare per portare l’inflazione verso il target”. Lo ha detto Marco Buti, economista e professore dell’Istituto Universitario Europeo e già capo di Gabinetto del commissario Gentiloni, durante uno dei panel della 19esima edizione del Festival dell’Economia di Trento.

“La componente servizi si è ridotta più lentamente ed è in stallo attorno al 4%. Non credo sia un elemento inquietante, perché è una componente meno volatile degli altri prezzi, che hanno una frequenza di variazione più elevata. Mi aspetto che anche questa decresca nel prossimo futuro, non vedo un rischio di una spirale prezzi-salari”, ha detto Buti, spiegando di vedere, invece, “rischi di accelerazione legati al fronte geopolitico, quindi alla catena di valore: vedo con preoccupazione, anche al di là delle dinamiche inflazionisti, l’inasprirsi delle tensioni”.

In questo contesto, l’azione della Bce può essere d’aiuto: “La Bce ha un mandato chiaro, cerca di sostenere le possibilità di crescita dell’economia senza condurre a una stagnazione. Quello che abbiamo visto in questo episodio inflazionistico è che i messaggi chiari della Bce hanno permesso di ancorare le impennate inflazionistiche e il sistema a una certa stabilità, evitando spirali negative”, ha detto Buti, spiegando che “è vero che le banche centrali sono state lasciate un po’ sole, ma se l’inflazione è scesa e non c’è stata una recessione evidentemente le banche centrali, qualcosa di buono devono averlo fatto”. Secondo Buti, “il giudizio deve essere più articolato, anche le politiche fiscali hanno dato un contributo. Poi si può discutere se si sarebbe potuto fare altro o di più o con tempi diversi. La Bce ha a disposizione lo strumento monetario e utilizza quello, certo si possono abbinare altre politiche, ma demonizzare la Bce credo sia scorretto”.

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Leo, “intervenire per il ceto medio con le aliquote Irpef”

Per il mantenimento degli interventi alle tre aliquote ci siamo conservati un tesoretto che per il 2024 sicuramente comporterà il mantenimento delle aliquote, il famoso 23-35-43%“. Lo ha detto il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, nel corso di un incontro nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma. ”Però il mio obiettivo – ha aggiunto – non è fermarsi ma individuare una progressione una strada con cui si può intervenire sul ceto medio. E questo perchè oggi il vero problema è l’impoverimento del ceto medio”.

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Campa (Eba), “andare avanti su unità bancaria e mercati”

Il prossimo Parlamento Europeo “dovrà andare avanti” sui progetti per l’unione bancaria e dei mercati finanziari, tra “i principali che dell’ultimo quinquennio l’Europa ha cercato di portare avanti”, dice José Manuel Campa, il presidente del’Autorità Bancaria Europea, dal Festival dell’Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma. “E’ importante armonizzare le norme” ma “ci sono anche altri due aspetti importanti”. Come “la vigilanza: non serve non soltanto la norma ma anche la vigilanza. Scriviamo le norme ma ci vuole qualcuno che accerti che queste norme vengano applicate”: sono stati fatti Passi avanti” su banche, mercati finanziari e mercati assicurativi, ma tuto questo “va potenziato”. Va poi armonizzata anche “l’imposizione fiscale: ci sono norme fiscali diverse in Italia, Germania, Francia Spagna: se il trattamento fiscale è diverso si creano discrepanze. Va fatto qualcosa” anche se “sarà difficile”.

Natalità, Calandrini (FdI): sostegno a famiglie con 735 mln per nidi e bonus donne

“Continua l’impegno del Governo a sostegno delle famiglie. Lo ha ricordato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e lo ha ribadito il Ministro per la Famiglia, la Maternità, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, dal palco del Festival dell’Economia di Trento. Un impegno che si muove su tre assi: assegno unico, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, servizi per l’infanzia. Si tratta di un percorso iniziato da tempo, che si sta traducendo in importanti interventi, come i 734,9 milioni di euro destinati ai Comuni per nuovi asili nido. A questo si aggiungono le novità inserite nel Dl Coesione, che con il Bonus Donne incentiva l’assunzione e la trasformazione di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato”. Lo dice in una nota il Senatore Nicola Calandrini, Presidente della 5a Commissione Bilancio. “Questi sono solo due esempi, due tasselli di un programma di ampio respiro, il cui obiettivo è rendere nuovamente un diritto ciò che negli anni passati era diventato un privilegio”, conclude.

Per approfondire: Senza servizi adeguati la maternità resta una penalità

Leo (Entrate): Mef al lavoro per evitare ricadute su enti locali da spending review

Il ministero delle Finanze è al lavoro per evitare ricadute negative per gli enti locali dalla spending review. Lo ha detto Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze, a margine dell’incontro “Riforma fiscale: pagare tutti per pagare meno”, nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. «Questi temi li sta trattando nello specifico l’altra ala del nostro ministero, sicuramente stanno facendo degli approfondimenti adeguati per evitare che ci siano delle ripercussioni negative per il mondo degli enti locali», ha affermato Leo rispondendo una domanda relativa al criterio per cui gli enti locali che hanno ricevuto più fondi del Pnrr devono contribuire di più alla spending review.

Leo, “entro 15/10 risposta contribuenti su concordato biennale”

“Il 15 di giugno ci sarà il software. Adesso il garante della privacy sta facendo ulteriori affinamenti sulla nota metodologica”. Lo ha detto il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, nel corso di un incontro nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma. “Fatto questo – ha aggiunto – passiamo alla predisposizione del software e poi entro il 15 ottobre ci sarà la risposta dei contribuenti. Confidiamo che ci sia una partecipazione e condivisione delle cose che facciamo”.

Leo (Economia), dopo vicenda redditometro vedremo di trovare una soluzione

“Intanto abbiamo bloccato tutta la procedura, poi i partiti di maggioranza si siederanno, io darò il mio supporto tecnico, e vedremo di trovare una soluzione che convinca tutti”. Lo ha detto il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, nel corso di un incontro nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore, facendo riferimento alla vicenda del redditomento, prima approvato poi sospeso. “L’obiettivo – ha aggiunto – è proprio quello di contrastare la grande evasione e non insolentire i contribuenti onesti e chi si comporta in linea con il dettato normativo. La nostra filosofia è tendere la mano. Il concordato preventivo biennale ha questo obiettivo, tendere la mano ai contribuenti e combattere una evasione che è molto molto pronunciata”.

Conti pubblici. Buti: in Italia maggiore consapevolezza su necessità di prudenza

“In Italia, vista da Bruxelles, c’è una maggiore consapevolezza dell’importanza della prudenza” sui conti pubblici: “quello che le nuove regole faranno è non solo aiutare il percorso quantitativo” di aggiustamento, “ma anche aiutare a migliorare la composizione della finanza pubblica che è fondamentale per guardare al futuro con maggiore ottimismo”. Lo ha detto Marco Buti, economista ed ex capo di gabinetto del commissario Ue Paolo Gentiloni, intervenendo al panel sulle nuove regole fiscali Ue al Festival dell’Economia. “L’implementazione del Pnrr e il rispetto delle nuove regole sono fondamentali per creare le condizioni per aumentare l’offerta dei beni pubblici europei, per fare investimenti transfrontalieri come difesa, transizione verde e digitale” ha concluso.

Fisco, Santoro (Bicocca): in Italia 60 miliardi non tassati grazie a off-shore

“I flussi di capitale off-shore, cioè che viaggiano da un Paese all’altro, non riconducibili a banche e quindi generati da privati e società ammontano a 16 trilioni di dollari, ovviamente non tutti illeciti. Si stima che circa 3,5 trilioni di dollari si sottraggano a ogni prelievo fiscale, spesso perché vanno in paradisi fiscali. Questa percentuale negli ultimi anni si è ridotta per la crescita del dialogo fra sistemi di controllo finanziario dei diversi Paesi. In Italia circa 60 miliardi di euro Proseguono a essere non tassati. Da queste cifre sono escluse le proprietà immobiliari, i profitti delle multinazionali e molte altre voci. La stima è che ad esempio le multinazionali facciamo girare un trilione sui paradisi fiscali”. Così Alessandro Santoro, docente all’Università di Milano Bicocca e già presidente della Commissione sull’evasione fiscale del Fondo monetario internazionale, intervenendo al Festival dell’economia di Trento.

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Cavallari (Upb): monitoraggio spese fondamentale per ogni nuova misura

“Il passaggio a una programmazione di medio termine richiede anche, nel momento si fa un intervento di qualunque natura sulla finanza pubblica, di disegnare quella misura con un sistema di monitoraggio adeguato e questo aiuta la trasparenza”. Lo ha detto la presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio Lilia Cavallari in merito al nuovo patto di stabilità europeo. “Questo dipende dalla tempestività dei dati disponibili – ha poi spiegato – Nel caso del Superbonus, ad esempio, se si lega una spesa alle dichiarazioni dei condomini, allora è un dato difficile da monitorare. Quindi nel modo in cui si disegnano le leggi deve essere incorporato un meccanismo di monitoraggio efficiente”.

Fisco, Greco: i governi non si sono mai posti il problema delle ricchezze “mascherate”

“I paradisi fiscali sono oggi una parte fondamentale dell’economia mondiale. Tutte le attività che generano grandi profitti, come quelle legate ai big data, anche in Europa, transitano per l’Olanda o il Lussemburgo e finiscono nei paradisi fiscali ai tropici. Ma anche le banche hanno società create Pei paesi off-shore. Alle Cayman ha sede l’85 % degli edge-fund del mondo, in gran parte gestiti da amministratori americani. Le persone che gestiscono le ricchezze ’mascherate’, forse l’1 % della gente, dovrebbero fornire quantomeno un contributo di solidarietà, al loro Paese. Non esistono politiche che impediscono di ’schermare’ le ricchezze, rendendo trasparenti i trust e le fiduciarie. Nessun governo, né di destra né di sinistra, si è mai posto il problema. Ci sarebbero gli strumenti legali per intervenire, quindi per rendere trasparenti i beneficiari economici dei trust, ma a tutt’oggi si sono scontrati con i ricorsi delle fiduciarie. A ciò si aggiunge che in Europa ogni Paese ha mantenuto il proprio sistema di prelievo fiscale, rendendo la situazione ancora più complessa”. Lo ha detto Francesco Greco, ex procuratore della Repubblica di Milano e consigliere per la legalità del sindaco di Roma, intervenendo al Festival dell’economia di Trento in corso fino a oggi.

Valditara (Scuola): sto stimolando imprese perché investano nell’istruzione

“Il coinvolgimento del privato? Importante che lo facesse nella scuola con finanziamenti dedicati. Le imprese finanziano la scuola per il 2 % secondo i dati Ocse, in Italia è dello 0,5 %. Sto stimolando le imprese perché investano nella scuola. Se la scuola ha bisogno di un laboratorio e le imprese hanno bisogno di un tecnico di quel settore allora ci devono essere delle sinergie”. Lo ha detto Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito, intervenendo a ’Perché serve una scuola di talenti’, panel del Festival dell’economia di Trento.

Cottarelli: nuove regole Ue su debito accettabili, non sono misure draconiane

“Non mi sembra una cura draconiana: avere questa velocità di riduzione del debito è il minimo sindacale”. Così l’economista Carlo Cottarelli commentando al Festival dell’Economia il nuovo accordo sul nuovo patto di stabilità tra i Paesi europei. “Sono regole abbastanza accettabili – ha argomentato – Partiamo con una posizione di squilibrio nei conti: abbiamo un debito al 138% del Pil, nei prossimi 2-3 anni continuerà a crescere perché sarà alimentato dall’effetto di cassa del superbonus. Fino al 2026 crescerà fino al 140% dopo di che comincerà a scendere, poi dal 2026 il debito scende. Dopo 10 anni saremo al 127-128% non mi sembra una misura draconiana, tenendo conto che se c’è una recessione l’accordo di sospende”.

Pil, Cavallari: con autorità come l’Upb i governi sono spinti a un minore ottimismo

“Solitamente i governi tendono a previsioni ottimistiche perché questo crea spazi fiscali. Con la presenza dell’Ufficio parlamentare di bilancio la tendenza all’ottimismo si è ridotta nel tempo e questo è un importante elemento di disciplina”. Lo ha detto Lilia Cavallari, presidente dell’Upb nel dibattito sulle nuove regole fiscali europee. “Negli ultimi decenni i Paesi che hanno istituito delle autorità fiscali indipendenti sono più che raddoppiati – ha sottolineato – perchè l’evidenza è che istituzioni fiscali forti aiutano a disciplinare la politica di bilancio: l’Ufficio parlamentare di bilancio ha una funzione importante che è quella di validare le previsioni macroeconomiche del governo e questo è fondamentale perché su quello si costruisce la politica di bilancio”.

Per approfondire: Upb peggiora stima Pil, +0,8% nel 2024, rischi al ribasso

Nobel Yunus: oggi il lavoro è distruttivo, dobbiamo liberarci dallo schiavismo

“Il lavoro oggi è distruttivo, è una forma di schiavismo”. Così Muhammad Yunus, premio Nobel 2006 per la Pace, in collegamento da Dacca (Bangladesh) con il Festival dell’Economia di Trento. “Dobbiamo liberarci dallo schiavismo: gli esseri umani nascono come spiriti liberi, imprenditoriali e invece siamo diventati dei robot”. Nella nuova civiltà teorizzata dal Nobel ci sono due tipi di imprese: le imprese per far soldi ma anche l’impresa sociale, quella che vuole risolvere i problemi, come il riscaldamento globale “che continua a preggiorare”.

Cipollone (Bce): il 6 giugno mi aspetto il primo taglio dei tassi

«Il 6 giugno avremo il consiglio e mi aspetto che ci sia una prima mossa di riduzione dei tassi. Poi bisognerà discutere, vedere, saremo data dependent». Lo ha confermato Piero Cipollone, componente del consiglio direttivo della Bce, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento. «Mi sembra che ci sia un ampio consenso nel consiglio direttivo – ha aggiunto – i colleghi si sono espressi perché pensano che le condizioni dell’economia sono tali che è giusto allentare un pochino la posizione di politica monetaria». «I dati recenti – ha ribadito – vanno in questa direzione e rafforzano la nostra certezza nel fatto che potremo ridurre l’orientamento restrittivo della nostra politica monetaria».

Cipollone (Bce): Ue risoluta su transizione, il cammino arduo ma può farcela

La Bce è «risoluta nel suo impegno a sostenere la transizione verde nell’ambito del suo mandato». Lo ha sottolineato Piero Cipollone, componente del comitato esecutivo dell’Eurotower, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento. «Tuttavia – ha messo in guardia -, questo non è un compito che possiamo portare a termine da soli. È necessario lo sforzo collettivo di tutti gli attori in Europa. E anche noi, quale banca centrale, possiamo beneficiare di questi sforzi nel perseguire i nostri obiettivi». Nello specifico, ha proseguito, «la Ue dovrà attuare politiche solide dal lato dell’offerta per affrancarci dai combustibili fossili, migliorare l’efficienza energetica e garantire la disponibilità delle principali materie prime». «Per trasformare le nostre ambizioni in risultati tangibili, sono necessari investimenti considerevoli – ha rilevato -. Mettendo insieme le risorse europee e creando una forte unione dei mercati dei capitali, possiamo attrarre ingenti capitali privati e indirizzarli verso progetti sostenibili».

«Il cammino che ci attende è arduo – ha concluso -, ma l’Europa ha già dimostrato in passato di essere all’altezza della situazione, quando è necessario».

Yunus, rifondarci come essere umani, la nostra è una società distruttiva

Come si può crescere verso una economia più inclusiva? Se lo chiede Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace 2006, in collegamento da Dacca (Bangladesh) con il Festival dell’Economia di Trento. “Esprimo il mio disagio rispetto a come è stata costruita la struttura economica, globalmente abbiamo creato una macchina che produce ottime cose, ma anche cose orribili cose”. “Abbiamo messo insieme una società autodistruttiva – dice – e questa non è proprio la macchina che vorremmo continuare ad alimentare. Una semplice riparazione non basterebbe a cambiare le cose, bisogna ripartire dalle fondamenta. Bisogna abbandonare questa civiltà e costruirne un anuova. Ci concentriamo solo a far soldi e siamo diventati dei robot, abbiamo perso la nostra identità umana. Dobbiamo rifondarci come essere umani”.

Per approfondire: Dall’Italia un ponte d’iniziative a sostegno del premio Nobel Muhammad Yunus

Scuola, Valditara: «Stretta su voto condotta? Chi sbaglia paga»

“Bisogna riportare all’interno della scuola la cultura del rispetto, ridando autorevolezza ai docenti e ai dirigenti scolastici. Accanto alla valorizzazione dei talenti, bisogna responsabilizzare i giovani. Chi rompe paga, chi sbaglia paga. Il voto di condotta serve per far sì che il docente abbia uno strumento ulteriore per affermare la sua autorevolezza nella classe ma anche per responsabilizzare gli studenti. Chi sfascia la scuola, chi prende a pugni un docente bisogna sanzionarlo nell’ottica della responsabilizzazione. Di fronte a un ragazzo che aggredisce un docente la sospensione di qualche giorno è un regalo. Invece ci vuole più scuola per fare capire perché quel comportamento è sbagliato. Lo studente deve capire che è immerso in una società”. Lo ha detto Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito, intervenendo a ’Perché serve una scuola di talenti’, panel del Festival dell’economia di Trento, in relazione alla stretta sul voto in condotta.

Scuola, Valditara: con dispersione al 30% studenti stranieri senza futuro

“Il tasso di dispersione degli studenti stranieri è del 30 %, il più alto d’Europa. Vuol dire che non hanno futuro. I dati Invalsi ci attestano che sull’italiano c’è una preparazione in deficit del 22 %. Significa che lo studente è un anno indietro rispetto al compagno di classe. Ci saranno finanziamenti e reclutamento apposito dal 2025 di docenti che seguiranno gli studenti stranieri più in difficoltà. Al pomeriggio ci saranno corsi di potenziamento sulla lingua italiana”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ospite del panel ’Perché serve una scuola di talenti’ al Festival dell’economia di Trento.

Cipollone (Bce): cambiamento clima incide su inflazione, agire subito

«Il cambiamento climatico sta accelerando; ha implicazioni importanti per le banche centrali perché incide sull’inflazione e sull’esposizione agli shock dell’offerta, riducendo il prodotto potenziale e la crescita della produttività. Inoltre genera rischi finanziari per il bilancio delle banche centrali». Lo ha spiegato Piero Cipollone, componente del comitato esecutivo della Bce, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento. «L’urgente necessità di combattere il cambiamento climatico non può essere enfatizzata abbastanza – ha aggiunto -. Avremmo dovuto agire ieri, e non possiamo certamente permetterci di aspettare domani». Secondo Cipollone «siamo quindi a un bivio: possiamo scegliere di non agire e ritrovarci intrappolati in un circolo vizioso di continua reazione a crisi sempre più gravi, oppure possiamo attivarci e cercare di prevenire l’emergere di nuove crisi climatiche ed energetiche tramite politiche solide e coordinate».

Scuola, Valditara: formeremo 85mila docenti di sostegno non specializzati

“La scuola è un modello costituzionale che mette lo studente al centro, valorizzandolo con inclusione. Ci sono 85mila insegnanti di sostegno che non hanno la specializzazione per il sostegno. Questo dato deve far riflettere. Dobbiamo garantire ai giovani con disabilità un supporto di qualità e specializzato. Il mondo universitario, nonostante gli sforzi, non riesce a dare una specializzazione a una massa così importante ai docenti precari. L’idea è stata quella di dare a Indire un ruolo sussidiario alla formazione. L’obiettivo è dare la specializzazione a tutti i docenti a cui manca”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, intervenendo a ’Perché serve una scuola di talenti’, panel del Festival dell’economia di Trento.

Oggi sul palco anche Cipollone (Bce) e Campa (Eba)

L’Europa, le politiche monetarie e il ruolo delle banche nel sistema europeo: sono questi i temi al centro di tre panel che vedranno protagonisti rappresentanti delle istituzioni europee ed esperti, nella giornata di chiusura della XIX edizione del Festival dell’Economia di Trento. La quarta giornata della kermesse si apre con l’incontro dal titolo “Cambiamento climatico e politica monetaria”, che vede come protagonista Piero Cipollone, membro dell’Executive Board della Bce. José Manuel Campa, presidente dell’Autorità bancaria europea interverrà sul tema “Crisi delle economie europee e ruolo delle banche”. Infine, Andrea Enria economista affiliato al Financial Market Group della London School of Economics ed ex presidente del consiglio di vigilanza Bce, partecipa al panel dal titolo “Completare l’unione bancaria è necessario ma non basta”.

Yunus e Spence i premi Nobel della giornata di chiusura

Il futuro alle prese con le crisi: questo il filo conduttore degli incontri che vedranno protagonisti due Premi Nobel nella giornata di chiusura della XIX edizione del Festival dell’Economia di Trento, realizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione del Comune e dell’Università di Trento. “Convivere con le permacrisi globali” è il titolo del panel che vedrà protagonista Michael Spence, Professor Emeritus of Management and Former Dean in the Graduate School of Business della Stanford University e Premio Nobel per l’Economia 2001. Nel corso della giornata, il Premio Nobel per la Pace 2006 e inventore di Grameen Bank, Muhammad Yunus, è protagonista del panel “L’uomo al bivio tra l’autodistruzione e un futuro di conquiste”.

Ultima giornata del Festival Economia di Trento, chiude il neopresidente di Confindustria Orsini

Giornata conclusiva del Festival dell’Economia di Trento, giunto alla diciannovesima edizione. A chiudere i lavori sarà il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, alla sua prima uscita pubblica. Sono attesi gli interventi del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara; il ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Partecipano anche José Manuel Campa, presidente dell’autorità bancaria europea, e Piero Cipollone, membro dell’executive board della Bce. Quest’anno i lavori delle quattro giornate del Festival sono stati dedicati alle riflessioni sui dilemmi che attanagliano il mondo: dalle tensioni geopolitiche alla crescita economica. Significativi i numeri della rassegna con la partecipazione di cinque Premi Nobel, della premier Giorgia Meloni, ventidue ministri, la segretaria del Pd Elly Schlein, i segretari generali di Cgil e Uil, 80 relatori provenienti dal mondo accademico, 40 tra i più importanti economisti e 60 rappresentanti delle più importanti istituzioni europee e nazionali, tra cui il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni, imprenditori e manager di società italiane e multinazionali.

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2024-05-26 11:37:12 ,

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