«Fuori i politici dalla cabina di regia» – Metropolisweb

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Ultimo treno per il rilancio, affondo dei democrat: «Servono esperti per recuperare il tempo perduto»

Torre del Greco. «Non è tardi per recuperare il ritardo e l’immobilismo degli ultimi 4 anni, ma bisogna subito recuperare il tempo perduto per non sprecare la straordinaria opportunità dei fondi Pnrr». Alla vigilia dell’attesa seduta del consiglio comunale sull’istituzione di una cabina di regia per presentare progetti in grado di intercettare i finanziamenti del governo – l’appuntamento in municipio è fissato per venerdì alle 9 –  i vertici locali del Pd indicano all’amministrazione comunale la «strada giusta» per provare a rimettere in carreggiata la quarta città della Campania: «Niente politici e spazio a professionisti in grado di promuovere e sviluppare idee concrete per il rilancio di Torre del Greco», la proposta del segretario cittadino Salvatore Romano. Una presa di posizione ferma e netta, arrivata all’indomani dei «correttivi» apportati dalla maggioranza guidata dal sindaco Giovanni Palomba all’iniziale schema promosso dalla «minoranza attiva» di palazzo Baronale.

Fuori i politici

La cabina di regia ipotizzata dalla carovana del buongoverno prevede una «guida politica» di cinque consiglieri comunali, tre di maggioranza e due di opposizione. Una «soluzione» bocciata dai vertici locali del Pd: «Siamo fermamente contrari a una ennesima commissione formata da consiglieri comunali o da loro delegati – ribadisce Salvatore Romano – La città ha già dato. La nostra idea è una Cabina di Regia formata dalle migliori energie e professionalità che una città come Torre del Greco è in grado di mettere in campo: pensiamo a riconosciuti esperti di sviluppo locale, professori universitari, urbanisti, imprenditori di livello internazionale». Insomma, la politica dovrebbe fare un passo di lato e lasciare campo libero alle proposte progettuali dei professionisti del territorio.

L’ultimo treno

D’altronde, in abitazione Pd – già proiettato al voto del 2023 per evitare di bissare la figuraccia del 2018, quando i dem non furono neanche in grado di presentare la lista con buona pace dei professionisti presenti tra le proprie fila – la preoccupazione per le condizioni in cui versa la città è alta. Così come la consapevolezza dell’importanza del piano nazionale di ripresa e resilienza promosso dal governo per rilanciare l’economia dei territori, in particolare al Sud:  «In questa chiave, il Pnrr rappresenta uno straordinario acceleratore per la realizzazione di progetti di rilancio – sottolinea Salvatore Romano – mettendo a disposizione risorse finanziarie, procedure eccezionali e tempistiche definite. Il masterplan della città potrebbe e dovrebbe comprendere la rigenerazione urbana, il completamento del Molini Meridionali Marzoli, il complesso degli Zoccolanti, la pedonalizzazione del centro storico, il rilancio delle periferie, un piano parcheggi, aree verdi attrezzate, la portualità turistica e la rigenerazione dell’area di costa e della litoranea, il museo del corallo e le botteghe artigiane nel centro storico, la valorizzazione di Villa Sora e Villa delle Ginestre, un grande progetto di floricoltura sostenibile con la transizione energetica delle serre e il rilancio del settore con strumenti di mobilità e di sostegno alle imprese, un rinnovato rapporto di coprogettazione con il grande polmone verde del Parco Nazionale del Vesuvio  e una rinnovata attenzione alle scuole ed alla problematica della formazione e del lavoro».

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di Alberto Dortucci
www.metropolisweb.it
2022-06-22 08:30:28 ,

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