Il mondo ha parlato soprattutto, quasi esclusivamente, del summit con Xi Jinping. Ma oltre, anzi prima, del presidente cinese quello degli Stati Uniti ha incontrato anche un altro leader asiatico. Non a San Francisco a margine del summit dell’Apec (Cooperazione economica Asia Pacifico), ma direttamente alla Casa Bianca. Si tratta dell’indonesiano Joko Widodo, ricevuto da Joe Biden lunedì 13 novembre in un evento molto reclamizzato dalla diplomazia statunitense.
D’altronde, Widodo era di fatto ormai l’ultimo dei grandi leader asiatici a non aver ancora incontrato Biden in terra americana. In meno di un anno, l’inquilino della Casa Bianca ha infatti visto sfilare il premier giapponese Fumio Kishida, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol (entrambi sia da soli sia insieme a livello trilaterale per il summit di Camp David dello scorso agosto), il premier indiano Narendra Modi e il presidente filippino Ferdinand Marcos Junior. Senza dimenticare che Biden ha effettuato anche una storica visita in Vietnam a inizio settembre, quando è stato ricevuto dal segretario generale del Partito comunista Nguyen Phu Trong. Tutti, seppure in modo diverso, componenti essenziali della strategia degli Usa sull’Indo-Pacifico.
Il dominio indonesiano sulle terre rare
Mancava solo Widodo. Non un’assenza di poco conto, se si considera che l’Indonesia ha la presidenza di turno dell’Asean (l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico) per il 2023 e, soprattutto, è la principale economia del Sud-Est nonché membro integrante del G20, di cui ha ospitato il summit a Bali nel 2022. Pur avendo qualche frizione territoriale con la Cina nel mar Cinese meridionale intorno alle isole Natuna, a differenza degli altri Paesi asiatici Giacarta ha un rapporto stabile con Pechino.
Ma rispetto ai vicini ha anche qualcosa d’altro: una riserva enorme di terre rare, utili come noto all’innovazione tecnologica. In particolare, l’Indonesia è ricchissima di nichel, elemento fondamentale per la produzione di veicoli elettrici. Vale a dire uno dei teatri di competizione globale più intensi del presente e soprattutto del futuro. Nel 2022, le miniere dell’immenso arcipelago del Sud-Est asiatico hanno prodotto circa 1,6 milioni di tonnellate di nichel. Questa cifra fa dell’Indonesia il principale produttore di nichel dalle miniere di tutto il mondo.
Durante la discussione tra Widodo e Biden, si è parlato a lungo proprio di questo. Da tempo, i due Paesi stanno esplorando un potenziale partenariato per i minerali e i metalli. Il Giappone ha firmato un accordo simile con gli Stati Uniti nel marzo 2023, consentendo alla sua industria automobilistica di beneficiare dei crediti d’imposta previsti dall’Inflation Reduction Act (Ira), il pacchetto di leggi statunitense che investe anche sulle energie verdi. Tra i risultati e gli accordi annunciati a margine del bilaterale di Washington, si parla anche di una possibile collaborazione su energia e minerali sostenibili. Ma non c’è ancora un patto come quello sottoscritto con Tokyo.
Widodo e Biden lontani su Gaza
A rallentare le discussioni in merito ci sono alcuni elementi di natura politica. Il primo è di attualità stringente, visto che riguarda il conflitto tra Israele e Hamas. Le posizioni di Washington e Giacarta sono molto diverse. L’Indonesia è d’altronde il Paese a maggioranza musulmana più popoloso al mondo e non ha relazioni diplomatiche ufficiali con Israele. Widodo, reduce dal vertice congiunto di Gedda coi leader arabi e islamici, ha chiesto a Biden di “fare di più” per porre fine alle “atrocità a Gaza” e “contribuire” al cessate il fuoco.
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di Lorenzo Lamperti www.wired.it 2023-12-05 06:00:00 ,