Gaza, cosa sappiamo dell’irruzione delle truppe israeliane nel più grande ospedale

Gaza, cosa sappiamo dell’irruzione delle truppe israeliane nel più grande ospedale

Gaza, cosa sappiamo dell’irruzione delle truppe israeliane nel più grande ospedale


Dopo giorni di assedio, le truppe di occupazione di Israele hanno fatto irruzione nell’ospedale Al-Shifa di Gaza City. Al suo interno si trovano migliaia di persone tra pazienti e sfollati in cerca di rifugio dai combattimenti. Non è chiaro cosa stia accadendo, perché le uniche informazioni arrivano dall’esercito israeliano, mentre tutte le altre comunicazioni sono state bloccate e nemmeno l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è più in contatto con il personale medico.

Rifugiati e personale all'esterno dell'ospedale Al-Shifa a Gaza City il 10 novembre, sulla destra i mucchi di rifiuti impossibili da smaltire diversamente a causa dell'accerchiamento di Israele

Circa 180 persone sono morte a causa dell’assenza di elettricità o per i bombardamenti. I sopravvissuti stanno cercando di scavare una fossa comune nel cortile dell’ospedale per evitare infezioni dovute ai corpi in decomposizione

L’Al-Shifa è in condizioni disastrose. Non c’è corrente elettrica e i copri di circa 180 morti condividono lo spazio con un numero imprecisato di persone, tra le 5 mila e le 7 mila. Per Tel Aviv, tra queste si troverebbero soldati di Hamas e nei sotterranei dell’ospedale ci sarebbe il quartier generale dell’organizzazione. L’irruzione è iniziata nella notte del 15 novembre e Israele sostiene di aver ucciso dei miliziani e trovato trappole esplosive al suo interno.

Tuttavia, non ci sono conferme indipendenti di quanto detto e le dichiarazioni dell’esercito israeliano, riguardo l’operazione nell’Al-Shifa, a volte si contraddicono e non corrispondono alle testimonianze raccolte dai media internazionali. In un primo post su X, l’esercito ha affermato di aver organizzato “un’evacuazione su larga scala dell’ospedale”, mentre in un secondo post pubblicato 7 ore dopo, ha affermato di aver portato attrezzature mediche, comprese delle incubatrici, all’interno della struttura. Nessun media ha potuto verificare quanto detto e i testimoni negano ogni cosa.

Come si legge sul Guardian, un giornalista in contatto con la Bbc all’interno dell’ospedale ha raccontato come i soldati israeliani siano entrati lanciando granate fumogene e poi abbiano iniziato passare stanza per stanza interrogando tutti gli sfollati, assieme ad alcuni medici e interpreti arabi. Non ci sarebbero scontri a fuoco ma le truppe di Tel Aviv avrebbero il totale controllo della struttura. Inoltre, nessuna testimonianza parla di un piano di evacuazione o dell’arrivo di aiuti umanitari e l’Oms ha fatto sapere di non essere più in contatto con il personale medico.

Martin Griffiths, segretario delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, si è detto “sconvolto” dalla notizia del raid militare all’interno dell’Al-Shifa, che le forze israeliane chiamano “operazione precisa e mirata contro Hamas in un’area specifica dell’ospedale”. Da quanto riporta Reuters, i soldati sarebbero effettivamente entrati dall’ala occidentale della struttura, un complesso tentacolare di edifici e cortili a poche centinaia di metri dal porto di Gaza City, dove si trovano i reparti di medicina interna e di dialisi. Ma le ultime testimonianze raccolte sostengono che l’intero ospedale sia in mano israeliana, ormai da quasi 12 ore.

Dopo l’irruzione, si legge sul Guardian, il leader della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha accusato Israele di essere uno “stato terroristico”, responsabile di crimini di guerra e di violazioni della legge internazionale a Gaza. Tra i due paesi ormai non ci sono più relazioni diplomatiche dall’inizio dell’offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza a seguito dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.





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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-11-15 11:18:45 ,

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