Gaza, la diretta – Israele consentirà a una delegazione Onu di visitare il nord della Striscia. Il tribunale dell’Aja valuterà i possibili crimini di guerra per l’uccisione dei giornalisti

Gaza, la diretta – Israele consentirà a una delegazione Onu di visitare il nord della Striscia. Il tribunale dell’Aja valuterà i possibili crimini di guerra per l’uccisione dei giornalisti

Gaza, la diretta – Israele consentirà a una delegazione Onu di visitare il nord della Striscia. Il tribunale dell’Aja valuterà i possibili crimini di guerra per l’uccisione dei giornalisti




Media: “Incontro teso tra Blinken e Netanyahu”

Il lungo faccia a faccia di oggi fra il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il segretario di Stato americano Antony Blinken è stato piuttosto “teso”. Lo afferma l’emittente israeliana Channel 12, secondo la quale si sta allargando il divario di opinione sulla guerra fra Israele e Stati Uniti e Washington sta perdendo la pazienza. Dopo l’incontro, l’ufficio di Netanyahu non ha diffuso il consueto comunicato sui contenuti del colloquio in quello che, secondo Times of Israel, potrebbe essere un segnale del disaccordo fra i due interlocutori.


Israele nega di voler trasferire i palestinesi di Gaza in Africa

Israele non “è impegnato nell’esame della fattibilità del trasferimento della cittadinanza palestinese dalla Striscia a Paesi africani”. Lo ha detto il portavoce del ministro degli esteri Lior Hayat “in risposta a pubblicazioni su questo tema”.


Il tribunale dell’Aja valuterà i possibili crimini di guerra per l’uccisione dei giornalisti

Il Tribunale penale internazionale dell’Aja valuterà la possibilità di crimini di guerra in relazione all’uccisione di giornalisti nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Reporter senza frontiere (Rsf), che ha presentato due istanze presso il tribunale. “L’ufficio del procuratore Karim Khan ha assicurato che i crimini contro i giornalisti sono compresi nelle sue indagini sulla Palestina”, afferma Rsf, citato dal Guardian. “L’Ufficio del procuratore sta esaminando i crimini contro i giornalisti, fra altri potenziali crimini, nell’ambito delle indagini in corso sulla situazione in Palestina. Gli obiettivi e le azioni di Rsf vanno sostenuti e sono di fondamentale importanza a Gaza e altrove”, riferisce Rsf, citando la dichiarazione dell’ufficio di Khan. Almeno 79 giornalisti, la maggior parte palestinesi, sono rimasti uccisi dall’inizio del conflitto, tre mesi fa, secondo dati del Comitato per la protezione dei giornalisti.


Israele consentirà a una delegazione Onu di visitare il nord di Gaza

Israele, in risposta ad una richiesta del segretario di stato Usa Antony Blinken, consentirà ad una delegazione dell’Onu di visitare il nord della Striscia di Gaza in modo che possa vedere da vicino lo stato delle infrastrutture e stabilire i bisogni nell’area. Lo ha deciso, citato dai media, il gabinetto di guerra israeliano al quale ha partecipato lo stesso Blinken. L’Onu – hanno ricordato i media – ha più volte espresso preoccupazione riguardo alla fame nella Striscia e per il difficile accesso al cibo di molte persone nell’enclave palestinese.


Cinque razzi su Sderot da Gaza

Cinque razzi sono stati lanciati contro Sderot dalla Striscia di Gaza. Lo riferisce ‘The Times of Israel’ citando il comune. Non ci sono state segnalazioni di impatti in città, poiché i missili sono stati tutti intercettati o atterrati in aree aperte.


Ambasciatore Israele: “Così l’Onu non ha ragione d’esistere”

Nuovo durissimo attacco di Israele all’Onu. L’ambasciatore Gilad Erdan in Assemblea Generale ha parlato del bimbo israeliano Kfir, ostaggio di Hamas, che ha festeggiato il suo primo compleanno in prigionia. “E voi preferite discutere del cessate il fuoco?”, ha urlato, promettendo che il suo Paese continuerà a lottare per difendersi. “Un’organizzazione che non prende posizione quando un bambino di un anno è preso in ostaggio è complice dei terroristi e non ha ragione di esistere”, ha detto, puntando ancora il dito contro l’Onu perché “continua a concentrarsi sul cessate il fuoco a Gaza e sugli aiuti e non sugli ostaggi”. L’ambasciatore israeliano all’Onu ha poi ricordato che “Hamas ha brutalmente violentato le donne israeliane, usando lo stupro come arma di guerra”. “Ne hanno parlato anche i media americani, ma qui, nell’organizzazione che dovrebbe difendere i diritti umani? Silenzio. Le donne israeliane non sono donne, i bambini israeliani non sono bambini”, ha aggiunto, accusando le Nazioni Unite di “vergognosa indifferenza”. “Invece di preoccuparsi degli ostaggi le agenzie Onu si preoccupano solo della gente di Gaza, gente che ha votato per Hamas”, ha detto ancora, affermando che l’Onu “è diventato un altro strumento nelle mani dei terroristi”. E infine ha ribadito che “il cessate il fuoco è una vittoria per Hamas, null’altro”.


Palestina all’Onu: “L’unico modo per arrivare alla pace è un cessate il fuoco”

Parlando durante la riunione dell’Assemblea Generale Onu per discutere il recente veto degli Stati Uniti sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza del 22 dicembre che chiedeva un cessate il fuoco umanitario a Gaza, l’ambasciatore palestinese ha poi ribadito: “Se volete la pace, iniziate con un cessate il fuoco, ora”. Affermando che “l’assalto di Israele a Gaza mostra quanto sia necessaria la proposta di sospendere l’uso del veto ai membri permanenti del Cds in caso di atrocità di massa come avviene ora”.


Cameron: “Israele potrebbe aver intrapreso azioni contro il diritto internazionale a Gaza”

“Israele potrebbe aver intrapreso azioni tali da violare il diritto internazionale a Gaza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Cameron rispondendo alle domande della commissione per gli Affari Esteri della Camera dei Comuni. Il responsabile del Foreign Office si è detto “preoccupato” per la condotta del conflitto contro Hamas e ha precisato di non avere ricevuto indicazioni esplicite su eventuali violazioni.


Gallant a Blinken: “Necessario alzare la pressione sull’Iran”

“Un aumento della pressione sull’Iran è fondamentale e potrebbe impedire un’escalation regionale in ulteriori aree”. Lo detto il ministro della difesa Yoav Gallant incontrando il segretario di stato Usa Antony Blinken. Gallant ha anche definito “prioritario il ritorno al nord del Paese degli sfollati israeliani” costretti a fuggire dalle azioni degli Hezbollah libanesi. “Israele – ha confermato – preferisce ottenere questo obiettivo con la via diplomatica, ma sta preparando anche alternative militari”.


Gallant: “Le operazioni a Khan Younis si intensificheranno”

Le operazioni a Khan Yunis, nel sud di Gaza, “si intensificheranno e continueranno fino a quando i capi di Hamas saranno raggiunti e gli ostaggi recuperati”. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant al segretario di Stato Usa Antony Blinken. “I cambiamenti nelle tattiche di combattimento nella zona nord della Striscia – ha aggiunto Gallant – permetteranno a Israele di raggiungere i suoi obiettivi nella guerra”.



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di F. Q.
www.ilfattoquotidiano.it
2024-01-09 18:29:35 ,

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