Avete un pomeriggio da dedicare a un 4x? La vostra meccanica preferita è il drafting o siete più tipi da dexterity games? Il mondo dei giochi da tavolo sta attraversando un vero e proprio boom, e con esso aumentano i termini tecnici ben noti agli appassionati ma che potrebbero spaventare e confondere i neofiti.
In realtà, salvo la solita e inevitabile passione per gli inglesismi, propria di un hobby decisamente internazionale, il “linguaggio tecnico” del genere è più semplice e approcciabile di quanto si pensi, con poche eccezioni. Ecco allora un glossario per orientarsi senza paure nel mondo dei board game.
4x
Una sigla mutuata dal mondo dei videogiochi strategici, e che racchiude le quattro x di eXplore, eXpand, eXploit, eXterminate: esplora, espandi, sfrutta e stermina. Si riferisce in genere a board game competitivi, complessi e di lunga durata, in cui i giocatori devono dar vita a veri e propri imperi scoprendo le ricchezze e i pericoli nascosti sulla mappa. Il campione del genere è Twilight Imperium, che richiede ai giocatori di conquistare e dominare l’intera galassia.
Action selection
Quei giochi in cui bisogna scegliere un’azione da compiere tra le tante disponibili, o giocando una carta dalla propria mano, o andando a occupare uno spazio sul tabellone di gioco, o con altri meccanismi ancora. A volte l’azione viene sottratta all’avversario, che non potrà a sua volta sceglierla; altre volte, al contrario, tutti gli altri giocatori potranno “seguire il leader” imitando l’azione da lui scelta, magari con effetti meno generosi. Un classico esempio del genere è Concordia.
American
Un’ampia categoria di giochi da tavolo, che include tutti i titoli che basano larga parte del loro appeal sul tema ben sviluppato, contrapposti ai più asciutti eurogame. Nessun generico mercante impegnato a trasportare stoffa su un cammello, ma alieni, marines, barbari e orchi, avventure grandiose e momenti cinematografici. Spesso accompagnati da lanci di dadi e da un forte ruolo della casualità. Tra i migliori del genere vi è Nemesis, che fa il verso ad Aliens.
Analysis paralysis (AP)
Paralisi da analisi: quello che succede ai giocatori più cervellotici quando hanno dinanzi troppe decisioni da prendere e si soffermano a valutarle tutte… rallentando il flusso di gioco.
Area control
Controllo aree. Tutti i giochi in cui bisogna occupare delle posizioni strategiche su un tabellone o su una plancia, sottraendone il controllo agli avversari. Possono essere giochi astratti o simulazioni di battaglie e guerre tra eserciti, come il celeberrimo Risiko. Quando nel gioco ci sono anche miniature su mappa (ad esempio di soldati o carriarmati), si può definire il genere anche come Dudes on a map (omini su mappa, appunto). Se invece si possono condividere gli spazi con gli avversari e quello che conta è la maggioranza (o il numero di presenze), si parla di Area majority o Area influence (maggioranza/influenza su aree). Tra le ultime uscite del genere vi è ad esempio Yucatan, ambientato ai tempi dell’antico impero Maya.
Astratti
Tutti quei giochi in cui il tema è soltanto una scusa per muovere pedine, piazzare tessere, e fare punti in qualche modo che non cerca in alcun modo di “simulare” la realtà. La dama è un classico dei giochi astratti; così come il famoso Santorini.
Auction e bidding
Giochi che includono il meccanismo dell’asta competitiva per ottenere risorse, benefici o punti vittoria. Il game designer Reiner Knizia è il maestro del genere, e il suo **High society **è forse l’esempio più puro del genere.
Bgg
Abbreviazione di boardgamegeek.com, il punto di riferimento per tutti gli appassionati del genere. Ospita un database insuperabile, una classifica globale dei giochi più apprezzati in tutto il mondo, e una media di voti degli utenti per ogni titolo immaginabile tra quelli usciti. Quando si valuta l’acquisto di un gioco, la prima domanda che molti si pongono è: “sì, ma che punteggio ha su Bgg?”.
Boss battler
Titoli tipicamente cooperativi in cui i giocatori devono schierare i propri personaggi contro singoli mostri molto forti (come i boss dei videogiochi, appunto). Il patrono del genere è il mastodontico Kingdom death: monster.
Ccg
I collectible card game, giochi di carte collezionabili. Quelli in cui le carte sono più o meno rare, e si comprano bustine da cui non si sa mai cosa potrà spuntare. Come Magic: The Gathering, i Pokemon, o il più recente Disney Lorcana.
Deck building
In realtà questo termine descrive due fortunati sottogeneri di giochi da tavolo, in cui le carte svolgono un ruolo importante o primario. Vi sono infatti i giochi di carte in cui i giocatori costruiscono il proprio mazzo prima di iniziare a giocare, come ad esempio il celeberrimo Magic: The Gathering; e altri in cui il deck building avviene durante la partita. Nel secondo caso, i giocatori iniziano in genere con dei mazzi “deboli” (spesso tutti uguali) e devono via via potenziarli (rendendoli così asimmetrici) aggiungendo nuove carte con effetti migliori. A volte sono le carte stesse a fornire le risorse per acquistarne di nuove e migliori; spesso è importante gestire la dimensione del proprio mazzo trovando modi per liberarsi delle card più deboli. Il pioniere del genere è Dominion. Esistono infine delle varianti in cui si vanno ad aggiungere componenti da estrarre da un sacchetto (bag building), nuovi dadi (pool building), o si piazzano e si manipolano componenti sul tavolo (tableau building).
Dexterity
Tutti i giochi che richiedono una componente di destrezza, riflessi o abilità fisica. Ad esempio, le schicchere del Subbuteo, o i misurati movimenti di Jenga.
Drafting
Termine che tipicamente si riferisce a un meccanismo di selezione di carte (card drafting), ma può essere anche di tessere (tile drafting), risorse, ruoli o azioni. Nel primo caso, ad esempio, il giocatore avrà dinanzi un certo numero di carte tra cui sceglierne una o più di una. Quelle che non vengono selezionate passano in genere agli avversari, tipicamente a rotazione; spesso è importante scegliere tanto a proprio beneficio, quanto per negare un vantaggio agli avversari (o addirittura per rovinargli il gioco, nel qual caso si parla di hate drafting). Tra gli esempi ci sono il divertente party game Sushi Go! (card drafting) e un grande successo come Azul (tile drafting).
Dungeon crawler
Giochi di avventura fantasy o, più raramente, di fantascienza, in cui gruppi di avventurieri si addentrano in labirinti mortali affollati da mostri e tesori. Non vi è unanimità sulle caratteristiche ideali del “dungeon crawler”, ma tipicamente dovrebbe includere una componente di esplorazione, una di combattimento, e una di miglioramento del personaggio attraverso equipaggiamento e/o statistiche. Il capostipite del genere è il leggendario HeroQuest.
Engine building
Giochi in cui si costruisce un motore di generazione risorse via via più efficiente. Il modo più rapido per spiegare il genere è con un esempio generico ma concreto: si costruisce una segheria per produrre legno che vale poche monete; poi un mercato per scambiare il legno con il ferro, un’acciaieria per lavorare il ferro in acciaio, e infine si vende l’acciaio ottenendo molto più oro rispetto al valore iniziale del legno. Un titolo moderno che sfrutta questi meccanismi è Furnace.
Escape game
Giochi che simulano le escape room, un genere di attività di gruppo in cui bisogna risolvere enigmi e indovinelli entro un tempo limite per riuscire a “sfuggire” da una stanza. La serie migliore in assoluto per chi voglia approcciarsi al genere è quella delle avventure Unlock!.
Euro game
Tutta l’ampia famiglia di giochi da tavolo con meccaniche economiche, gestionali e deterministiche, in cui il tema del gioco stesso passa spesso in secondo piano. Spesso vengono chiamati anche German. Un esempio su tutti: Brass: Birmingham.
Gateway game
Un termine che indica tutti quei giochi da tavolo moderni dalle meccaniche semplici, intuitive e non ostiche ai neofiti, magari accompagnate da un tema accattivante. I titoli perfetti, insomma, per introdurre i non-giocatori al magico mondo dei board game. Il classico esempio è uno dei tanti titoli della serie Ticket to ride.
Investigativi
Giochi da tavolo in cui bisogna risolvere un crimine, tipicamente raccogliendo ed esaminando indizi, e rispondendo alla fine a una serie di domande per mettere alla prova la propria comprensione dell’accaduto. Imbattibile nel genere Sherlock Holmes consulente investigativo.
Lcg
I living card game, giochi di carte supportati da continue espansioni. Si distinguono dai giochi di carte collezionabili (Ccg) perché l’utente sa sempre quello che acquista, non ci sono carte più o meno rare. Un caposaldo del genere è Arkham Horror Lcg.
Legacy
Tutti quei giochi da tavolo che cambiano da una partita all’altra, con componenti che vengono modificati o danneggiati permanentemente (ad esempio, piazzando sticker sulla plancia, o aprendo buste per svelare nuove carte). Tipicamente si possono giocare una sola volta. Tra i migliori del genere vi sono senz’altro le varie “stagioni” di Pandemic: Legacy.
Meeple
I segnalini a forma di omino (o animale…) che si usano in tanti giochi da tavolo!
Movimento nascosto
Giochi in cui un giocatore si muove su una mappa senza mostrare agli altri lo spazio occupato al momento (tipicamente tenendo traccia del proprio percorso su una piccola plancia personale). Quasi sempre sono giochi 1 contro tutti, in cui un team di detective o cacciatori devono individuare una preda. L’esempio classico è Lettere da Whitechapel, che mette un giocatore nei panni di Jack lo squartatore nella Londra vittoriana.
Multiplayer solitaire
Solitario multigiocatore. giochi in cui l’interazione è ridotta all’osso. I giocatori guardano la propria plancia, fanno il proprio gioco, e alla fine vince chi ha più punti. Vietato darsi fastidio! Un simpatico esempio del genere? Fit to print.
Narrativi
Tutti i giochi che fanno della storia il proprio punto di forza; spesso chiedono ai giocatori di prendere decisioni a bivi o di svelare enigmi. In molti casi si possono giocare una sola volta, a meno che non ci siano storie alternative da esplorare. Tra i titoli del genere vi sono Sleeping Gods e Tainted Grail.
Party game
Giochi da fare in compagnia, con tanti possibili partecipanti, regole leggere, durata contenuta, e un focus sul divertimento più che sulla strategia.
Pick-up & delivery
Giochi in cui l’obiettivo è raccogliere “pacchetti” e consegnarli in qualche altra parte del tabellone – o altri tipi di commissioni analoghe. Implicano il movimento su una mappa di qualche genere. Per gli appassionati di Star Wars un valido esempio è Star Wars: orlo esterno.
Point salad
Insalata di punti. Tutti quei giochi in cui ci sono tanti modi per fare punti vittoria, anziché un singolo obiettivo da perseguire. Un esempio? Be’, ovviamente l’auto-descrittivo Insalata di punti!
Push your luck
Avete presente 7 e ½, il classico gioco di carte da fare a Natale con i parenti? O per i più raffinati, Blackjack? Ecco, tutti quei giochi che spingono il giocatore a chiedersi: vado avanti, o mi fermo? possono essere descritti come push your luck, tenta la sorte. Nell’ambito dei giochi da tavolo, tra i più divertenti vi è senz’altro I ciarlatani di Queldiburgo.
Real time
Giochi in tempo reale. Tra timer e clessidre, c’è poco tempo per compiere le azioni e ancora di meno per pensare. Kites è tra i migliori party game del genere, insieme a 5-Minutes Dungeon.
Roll & write
Un genere di giochi in rapida crescita. Le meccaniche alla base possono essere molto varie, ma il cuore resta sempre lo stesso: si tirano i dadi, si sceglie come utilizzarne i risultati, e si annotano le proprie decisioni. Ad esempio, disegnando caselle su una mappa, o tracciando la rotta di una ferrovia – come in Railroad Ink Challenge. Una variante del genere è il Flip & write, in cui anziché tirare i dadi si girano carte. Come accade in Cartographers.
Sandbox
Tutti quei giochi da tavolo che offrono ai giocatori un grande “parco giochi” di strade e attività possibili da percorrere per arrivare alla vittoria. Un classico del genere è Western legends, che permette di fare (quasi) tutto quello che ci si può aspettare dai protagonisti del genere.
Semi-coop
Giochi semi-cooperativi. Si collabora tutti per lo stesso fine, ma soltanto un giocatore (o un team di giocatori) potrà vincere la partita, ed è anche possibile che tutti perdano. Tra gli esempi del genere vi è il gioco di zombie Dead of Winter.
Set collection
Giochi in cui si accumulano punti o benefici raccogliendo e completando dei set di carte, risorse o altri oggetti. Il più rilassante del genere è sicuramente Tokaido.
Skirmish
Giochi che simulano schermaglie tra pochi combattenti. Possono includere miniature e modellini, o essere più astratti. Alcuni rientrano nel sottogenere Arena, combattimenti tra due giocatori o tra squadre in un campo di battaglia predefinito. Tra i successi recenti del genere vi sono **Unmatched **e Super fantasy Brawl.
Social deduction
Giochi in cui ai giocatori sono assegnati dei ruoli nascosti, e bisognerà bluffare per non svelare il proprio o al contrario usare le proprie skill sociali per dedurre chi stia mentendo. L’esempio più noto è quello di Werewolves, classico gioco di carte in cui tra un gruppo di contadini si nascondono uno o più lupi mannari; o Bang!, dove lo sceriffo dovrà stanare i criminali senza sparare per errore al proprio vice. I giochi di social deduction possono essere associati all’idea del traditore nascosto (che però può anche essere una meccanica minore in giochi di altro genere), in cui tutti cooperano tranne un giocatore che, segretamente, ha un obiettivo separato.
Take that
Nel linguaggio del genere, indica (spesso in senso negativo) tutte le meccaniche di gioco che danneggiano un avversario senza che questi possa evitarlo grazie a un’attenta strategia. Un esempio malfamato? Unstable unicorns.
Tile placement o tile laying
Piazzamento tessere. Si prendono delle tessere e le si collocano sul tavolo per fare punti o altri obiettivi. **Carcassonne **è il patriarca del genere (e il ideatore dei giochi da tavolo moderni); **Kingdomino **è una simpatica variante, anch’essa adatta a tutta la famiglia.
Trick taking
I più tradizionali giochi di carte in assoluto, in cui bisogna prendere (o non prendere) delle mani di carte dal tavolo per fare punti. Per intenderci, la nostra Briscola. Tra i giochi che reinterpretano il genere in modo fresco e innovativo c’è il cooperativo The Crew.
Ttrpg
Tabletop role-playing games, giochi di ruolo da tavolo. Tutti i titoli come **Dungeons & Dragons **che si giocano di persona con carta e matita (o con supporti digitali, ma sempre tra giocatori umani). Il termine serve principalmente a differenziare i giochi di ruolo “fisici” dai videogame dello stesso genere.
Wargame
Giochi di guerra. Possono includere miniature, plastici e modellini, e avere vari livelli di complessità nel tentativo di simulare un conflitto su larga scala, assurgendo così ai livelli più ostici (e dispendiosi) in assoluto nel mondo dei board game. Un classico? Warhammer 40k.
Worker placement
Piazzamento lavoratori. Uno dei sottogeneri di giochi da tavolo più ampi in assoluto, include tutti quei titoli in cui i giocatori hanno a disposizione meeple, cubetti o altri segnalini da “spedire in missione” sul tabellone o su qualche plancia. Questi lavoratori occuperanno spazi per raccogliere risorse, svolgere azioni, fare punti. Un classico moderno del genere è Everdell. Un tipo particolarmente sofisticato di piazzamento lavoratori è il dice placement, in cui i classici meeple sono sostituiti da dadi – il cui valore (e a volte il colore) influenza le azioni che si possono compiere, come succede ad esempio in Marco Polo.
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di Andrea Curiat www.wired.it 2023-10-01 04:30:00 ,