Il pesce anguria, la tartananas e altri: in occasione della giornata mondiale dell’ambiente, istituita nel 1972 dalle Nazioni Unite, sono in tutto 10 i pesci frutta di Marevivo che insieme compongono la Macedonia di mare, la collezione di nft realizzata dal nuotatore paralimpico Simone Barlaam, per sostenere la campagna Adotta una spiaggia. Il progetto ha l’obiettivo di raccogliere fondi per supportare il lavoro di pulizia e mantenimento di 28 spiagge italiane. Marevivo si occupa della protezione e della tutela dei mari e della biodiversità da oltre 35 anni. Simone Barlaam è entrato in contatto la onlus a Stintino nel 2022, nel corso delle gare di nuoto di fondo: “Sono rimasto stregato dal loro lavoro – afferma -. Da sempre sono un appassionato del mare e delle creature che lo abitano”.
“Sono 10 pesci, che a seconda delle loro caratteristiche, sono legati a una spiaggia in particolare: c’è il pesce anguria, per esempio, che è legato alla regione Lazio, quella in cui si coltivano più angurie – spiega Barlaam -. Adottare una spiaggia significa sostenerla e aiutare Marevivo nella riqualificazione del territorio con determinate azioni come, ad esempio, introdurre alcuni cestini per i rifiuti, ma vuol dire anche organizzare alcuni panel per la formazione e la sensibilizzazione. La tartananas, invece, è pensata per la Sicilia, una regione ricca di spiagge interessate dalla nidificazione delle tartarughe marine”.
I pesci frutta, che possono essere acquistati in forma di nft sulla piattaforma Opensea a partire dal 5 giugno, la giornata mondiale dell’ambiente, e per ogni disegno sono state realizzate tirature differenti, acquistabili a prezzi diversi: secondo Barlaam, che ha realizzato i disegni, grazie agli nft “è più facile la diffusione per un’iniziativa come questa che ha un obiettivo di charity”. Il campione, vincitore di 4 medaglie alle paralimpiadi di Tokyo, 13 ori mondiali e 8 ori europei, si è avvicinato al disegno quando era ancora molto giovane: “Ho trascorso gran parte della mia vita in ospedale quando ero più piccolo, e sono stato sottoposto 13 interventi chirurgici – ricorda Barlaam -. Mentre ero lì, giocavo con una console, ma siccome mi divertivo moltissimo con i videogiochi, il mio battito cardiaco accelerava troppo e si allarmava tutto il personale. A quel punto ho dovuto trovare un divertimento tranquillo: ho iniziato a disegnare pesci”.
Anche se in ambito paralimpico ha iniziato a distinguersi tra il 2014 e il 2015, la passione per l’acqua, in vece lo accompagna da tutta la vita, : “Ho imparato a nuotare prima che a camminare – racconta -. Ho sempre adorato l’acqua, fuori dall’acqua mi sentivo goffo e maldestro. Per muoversi nella vita di tutti i giorni dobbiamo affidarci a degli apparecchi. In acqua, invece, non è necessario”. Oggi Barlaam, oltre alla carriera sportiva porta avanti anche quella universitaria al Politecnico di Milano, dove studia Ingegneria meccanica al secondo anno. Nel 2019 ha ottenuto l’Ambrogino d’oro, il riconoscimento per i cittadini milanesi che si sono distinti per le loro azioni.
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di Chiara Zennaro www.wired.it 2023-06-05 12:30:00 ,