Giornata mondiale di donazioni e trapianti: i più generosi sono i trentenni sardi

Giornata mondiale di donazioni e trapianti: i più generosi sono i trentenni sardi

Giornata mondiale di donazioni e trapianti: i più generosi sono i trentenni sardi



Più di 2.000 donazioni e oltre 4.000 trapianti, con i 30enni sardi e gli abitanti di Trento i più generosi per il sì alle donazioni sulle carte d’identità. Il 2023 si conferma un anno da record nel settore e a certificarlo è il Centro Nazionale Trapianti, che scatta anche una fotografia a livello locale nel report ‘Indice del Dono’ in vista della Giornata mondiale sulle donazioni e i tessuti che si celebra domenica 14 aprile.

La Giornata mondiale dei Trapianti

Il Cnt fa in particolare il punto sulle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani nel corso del 2023. La percentuale più alta di consensi alla donazione, secondo il report, è quella dei sardi in un range compresa fra 31e 40 anni, con una media dei consensi del 73,8%. A seguire ci sono i 41-50enni (73,1%) e i 51-60enni (71,3%).Meno buoni i risultati relativi all’età fra 18 e 30 anni, nella quale il consenso medio a livello nazionale è del 68,9%.

I no sono il 41,5%

Ma è dopo i 70 anni che la percentuale di chi si oppone alla donazione tende a salire esponenzialmente: i “no” sono il 41,5% tra i 71-80enni e ben il 55% tra gli ultraottantenni. Un dato condizionato, probabilmente, dall’errata convinzione che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile. Ad oggi il Sistema informativo trapianti ospita circa 19 milioni di dichiarazioni registrate: 13,5 milioni di sì e 5,5 milioni di no. Tre i parametri presi in considerazione per l’Indice: quello con il peso specifico più alto è la percentuale dei consensi sul totale delle dichiarazioni (60/100). Tra le città con oltre 100mila abitanti, Trento primeggia per il terzo anno consecutivo, con un indice di 71,07/100, una percentuale di consensi del 78,1% e un tasso di astensione del 32%.

Trento al primo posto

Trento precede Verona (che sale dal quarto al secondo posto) e Sassari, con Livorno ai piedi del podio. Tra le altre grandi città più virtuose Cagliari è quinta, Ferrara sesta, Padova settima, Firenze ottava e Perugia nona, Bergamo decima.In calo le quattro città maggiori: Milano è 24ma (era 16ma l’anno precedente), Torino passa dal 29mo al 31mo, Roma dal 32mo al 33mo mentre Napoli resta ferma al 39 posto su 44. Tra i Comuni medio-grandi (tra i 30 e i 100mila abitanti) è di nuovo Corato (Bari) a ottenere il risultato migliore, con un indice di 75,70/100.

La classifica dei piccoli Comuni

Per quanto riguarda i Comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti), in testa c’è l’abruzzese Guardiagrele (Chieti), indice 88,92/100, consensi 97,2%, astenuti 22,5%). Fra i piccoli centri, quelli con meno di 5mila abitanti, primeggia ancora una volta Geraci Siculo (Palermo), il piccolo paese delle Madonie dove, grazie alla scelta di donazione da parte dei genitori di una bambina di 11 anni morta nel 2021, la piccola Marta Minutella, l’intera comunità è coinvolta ormai da anni in numerose attività di sensibilizzazione. Geraci ha fatto di nuovo segnare in assoluto il miglior risultato tra tutti i comuni italiani, con un indice di 95,83/100 e una percentuale di consensi del 100%: su 163 carte d’identità emesse nel 2023, sono stati raccolti 146 sì e nessun no, con soltanto 17 astensioni.



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-04-14 12:29:20 ,www.repubblica.it

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